Non poteva mancare la ciliegina sulla torta di una campagna elettorale per le primarie a dir poco assurda, vissuta sin dall’inizio in maniera litigiosa. Il nuovo pomo della discordia sarebbe, anzi è, l’alleanza sancita due giorni fa tra UDC e Partito Democratico. “Chiunque sia il candidato che uscirà vincitore dalla sfida del 30 novembre, noi lo sosterremo” aveva detto il coordinatore regionale dell’UDC, Salvatore Ruggeri. Gli aveva fatto eco il segretario del PD e candidato alle primarie, Michele Emiliano: “È una scelta scontata. Del resto senza il voto favorevole dei centristi, il governo Vendola sarebbe caduto già da tempo”.
Ed in seguito a questa dichiarazione di Emiliano, a 48 ore dall’appuntamento alle urne per scegliere il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Puglia, Nichi Vendola manda all’aria tutto e ritira il suo candidato, Dario Stefàno. “Il centrosinistra non esiste più. Stop alle primarie”. Nel giro di pochi minuti gli sms che arrivano dai coordinatori delle primarie pugliesi chiariscono, invece: “Le primarie si fanno”.
La motivazione ufficiale è che sono “ideologicamente all’opposto”, la verità è che si temeva un rinforzo alle urne pro-Emiliano. A Sinistra Ecologia e Libertà non è andato giù il riferimento ai numeri risicati con i quali hanno dovuto combattere per 5 anni, ma in particolar modo non è stato digerito quell’accordo che arriva alla vigilia del voto.
Immediate, dunque, sono arrivate le dichiarazioni: “I cambiamenti del perimetro della coalizione si discutono insieme, non in separata sede”. Fatte prima dai partiti vicini al presidente in carica, SEL e Puglia in Più, poi dall’intero tavolo del centrosinistra.
Il primo, Emiliano, a ribadire che se “chiedi sostegno per la maggioranza non si capisce perché non lo si possa rendere ufficiale anche per il futuro”. L’altro, il Governatore, a chiarire che il modo dell’UDC di fare opposizione responsabile è servito a sostenere provvedimenti importanti nel solo interesse della Puglia. Si scambiano messaggi di fuoco a distanza, perché nel vertice di maggioranza convocato d’urgenza da Vendola, e che anticipa l’appuntamento chiarificatore fissato per lunedì dal tavolo di centrosinistra, il PD non c’è. È solo alla fine del vertice che tutto diventa più chiaro. Vendola rompe, dichiara finito il centrosinistra e “se non c’è il centrosinistra, non ha senso nemmeno che ci siano le primarie”.
Intanto si terranno regolarmente domani le primarie del PD in Puglia. Lo ha reso noto il presidente del Consiglio Regionale, Introna, dopo la riunione del centrosinistra per ricompattare la coalizione in seguito allo “strappo” tra PD e SEL. All’incontro era presente Michele Emiliano. Assente invece Vendola.
Ecco le sedi in cui si voterà
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