Lecce – Una delle questioni che maggiormente occupano il dibattito pubblico della città di Lecce è senz’altro l’ormai annoso rebus: “Filobus Sì”, “Filobus No”.
Sin dalla sua attivazione nel gennaio 2012 la “ragnatela”, come è stata definita dai suoi detrattori, non ha mancato di far discutere sulla presunta utilità in termini di viabilità e sull’eventuale danno di immagine che i numerosi fili arrecano ad una città, come quella di Lecce, ricca di monumenti e luoghi storici.
Dopo cinque anni di attività la nuova amministrazione guidata dal neoeletto sindaco Carlo Salvemini, ha attivato le procedure atte allo smantellamento completo della rete filoviaria.
Nella disputa riguardante oppositori e sostenitori, sono stati numerosi gli argomenti pro e contro tale disfacimento, su tutti indubbiamente la questione economica, si parla infatti di circa 23 milioni di euro sprecati per un progetto che non ha avuto l’impatto sperato sui cittadini: l’attuale amministrazione comunale riferisce di 650 passeggeri al giorno contro gli almeno 15mila previsti.
Tuttavia tra chi auspica un totale debellamento del sistema filobus e chi invece si augura che il servizio rimanga disponibile cosi com’è, c’è chi propone una via di mezzo, conservando quanto di buono ha tale sistema ed eliminando ciò che è superfluo.
Così, con una nota ufficiale, si colloca l’intervento del Rettore dell’Università del Salento, Vincenzo Zara. Cogliendo la palla al balzo, il Rettore propone una soluzione alternativa, partendo dal presupposto che “i collegamenti di Lecce con il complesso universitario Ecotekne, non sono né sufficienti né funzionali per soddisfare il numero di cittadini e soprattutto di studenti che ogni giorno si spostano dalla provincia e dalla città per raggiungere il campus”. Invece di dismettere il percorso del filobus, dunque, Zara propone di riservare tutti i suoi mezzi per creare una sola linea che sia in grado di collegare la città con la sede universitaria: “Il percorso del filobus, ricalcando parzialmente quello dell’attuale linea 27, potrebbe toccare solo la stazione, le porte di accesso al centro storico su Viale dell’Università ed il terminal dei bus extraurbani e per l’aeroporto per poi dirigersi ad Ecotekne, senza interferire minimamente con la restante area del centro storico”.
Nei piani del rettore, perciò, ci sarebbe un trasferimento del transito nell’anello esterno della città, garantendo secondo le sue previsioni, una più facile gestione meccanica.
A dare immediatamente manforte alla proposta del Magnifico, arriva il consigliere dei Comuni del Nord Salento, Giovanni De Luca, il quale, con una lettera al sindaco di Lecce Carlo Salvemini, propone la fondazione di un’Agenzia della Mobilità con l’obiettivo di erogare servizi di qualità ed economicità nel settore dei trasporti.
“Vorrei avvalorare delle libere riflessioni in merito alla necessità di migliorare il collegamento della città con l’Università del Salento, con specifico riferimento ad Ekotekne – ha dichiarato Giovanni De Luca – depotenziando così il traffico veicolare da Lecce e abbreviando i tempi di percorrenza per chi viene da Taranto ed attraversa l’Unione. Qui entrano in gioco per molteplici esigenze, i comuni ritenuti dal capoluogo ‘comuni corona’ e di prima fascia, l’Università ed altri attori del territorio quali la Provincia e la Regione”.
Tali necessità dunque, potrebbero trovare adempimento in quella che era stata la recente proposta del Presidente del Consiglio Comunale di Novoli: “A mio avviso quel luogo potrebbe essere l’Agenzia della Mobilità dell’Unione dei Comuni del Nord Salento e mi faccio promotore – ha garantito De Luca – di un incontro con il Rettore, dopo essermi incontrato con FSE ed aver incassato la loro disponibilità, e dopo aver incontrato il Sindaco Salvemini con il Presidente dell’Unione Giuseppe Taurino nei prossimi giorni”.
Non resta dunque che aspettare, valutando così in che modalità si attueranno tali proposte, affinché la questione del filobus possa trovare un approdo che sia in grado di garantire utilità alla cittadinanza in termini di efficienza ed opportunità.