Il presidente Antonio Gabellone ha designato il docente di lettere e musicista di Novoli quale rappresentante nel C.d.A della Fondazione “Focara”
Novoli (Le) – Il 23 giugno scorso, con decreto n. 20/2016 il Presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, ha nominato il prof. Tonio Calabrese quale proprio rappresentante in seno al Consiglio di Amministrazione della Fondazione “Focara di Novoli”.
Dopo attenta lettura dei curricula pervenuti a Palazzo Adorno, la scelta è ricaduta su Calabrese seguita dalla motivazione relativa alla “multiforme professionalità nel campo delle lettere, del teatro e della musica, accompagnata da una profonda conoscenza del territorio novolese che rassicura sull’elevata qualificazione dell’apporto che egli può offrire all’interno del Consiglio di Amministrazione della Fondazione”.
Docente di Materie Letterarie e diplomando in Organo Liturgico, Tonio Calabrese, da sempre interessato agli aspetti sociali, culturali e musicali del territorio, in particolare negli ultimi tempi ha certamente guadagnato stima e fiducia sia negli ambienti scolastici sia in altri autorevoli, come quelli diocesani, essendo stato nominato Organista titolare presso la Cattedrale di Lecce dallo stesso Arcivescovo, Domenico D’Ambrosio.
Tale nomina aggiunge un tassello al suo curriculum di tutto rispetto e ridona la giusta attenzione mancata in passato.
“Ringrazio il Presidente Gabellone per l’apprezzamento e la fiducia accordatemi – afferma Calabrese –. Ho trovato in lui una persona cortese, aperta al dialogo, di grande sensibilità umana e professionale, soprattutto attento ai giovani, alle loro qualità e alla loro voglia di fare. Nel contempo ringrazio anche il sindaco di Novoli, Gianmaria Greco che con la stessa stima e fiducia ha apprezzato e accolto con entusiasmo la scelta operata dalla Provincia. Da parte mia tutto l’impegno e la serietà professionale per non deluderne le aspettative e, dunque, per collaborare attivamente e fattivamente in seno alla Fondazione “Focara” al fine di organizzare una festa che non sia avulsa dalle sue radici storico-religiose e contestualmente sia attenta a rivalutare le risorse umane e professionali del territorio”.