Lecce – Sono trascorsi pochi giorni dalle esequie di Silvia Ghezzi, la giovane leccese morta dopo una lunga battaglia contro una malattia rara che, negli ultimi anni, non le ha dato tregua fino a condurla al triste epilogo. Tuttavia fanno ancora eco i fatti accaduti durante il funerale dove alcuni agenti della Polizia Locale in servizio (c’è chi sostiene si trattasse di una vigilessa, in particolare) avrebbero, per così dire, peccato di “eccesso di zelo” e, di fronte a presenze superiori a quelle consentite dall’attuale normativa (15 persone), avrebbero verificato che il resto delle persone potesse comunque stazionare, anche se a distanza di sicurezza.
“Un controllo ingrato ma necessario – ha dichiarato a tal proposito il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini – che ha innescato una tensione dovuta all’emotività del momento, spentasi immediatamente”.
Salvemini, sul punto, fischia la fine chiosando: “Per queste ragioni – sulla base dei dati oggettivi acquisiti – il Comandante della Polizia Locale non ha ritenuto di avviare un procedimento disciplinare nei confronti delle agenti presenti domenica pomeriggio. Perché hanno agito a tutela della salute pubblica, pur trovandosi in un contesto difficile”.
Salvemini, sul punto, fischia la fine chiosando: “Per queste ragioni – sulla base dei dati oggettivi acquisiti – il Comandante della Polizia Locale non ha ritenuto di avviare un procedimento disciplinare nei confronti delle agenti presenti domenica pomeriggio. Perché hanno agito a tutela della salute pubblica, pur trovandosi in un contesto difficile”.
Il centrodestra leccese, però, non ci sta. E tuona: “Siamo davvero sorpresi dall’atteggiamento del Sindaco Carlo Salvemini. La questione andava affrontata con lo spirito del buon padre di famiglia e la forza dell’autorevolezza di un Sindaco, verificando lo svolgimento dei fatti, appurando il rispetto delle regole, e risolta con la giusta dose di comprensione e buon senso che tenesse conto del dolore di una madre che ha perso una figlia trentenne e allo stesso tempo delle condizioni in cui sono costrette ad operare in questo periodo le nostre forze dell’ordine, a cominciare dalla polizia locale. In altri termini il momento avrebbe dovuto suggerire un atteggiamento comprensivo, equidistante, conciliante. Invece abbiamo registrato una risposta burocratica, una reazione quasi piccata, il richiamo inelegante al contributo offerto dal Comune. Un comportamento assolutamente fuori luogo, vista la tragicità del momento che meritava invece una composizione fra le posizioni che non finisse per dividere l’opinione pubblica tra tifoserie, esponendo, peraltro, la signora Colonna al tritacarne della rete. Insomma, da Carlo Salvemini un’occasione perduta di dimostrarsi il primo cittadini veramente di tutti”.
La nota porta la firma di Saverio Congedo, Luciano Battista, Roberto Giordano Anguilla, Gianmaria Greco, Rino Martini, Giorgio Pala, Andrea Pasquino, Oronzino Tramacere, Adriana Poli Bortone , Giampaolo Scorrano.