Bari – Si è tenuto oggi a Bari, presso la Presidenza della Regione Puglia, il confronto sul gasdotto Tap tra Regione ed ANCI che fa seguito alla lettera scritta dal Presidente Nichi Vendola al Presidente dell’ANCI Puglia, Luigi Perrone, perché ritiene “necessario avviare un confronto serio e serrato con i Sindaci, interpreti delle volontà locali, per verificare la reale possibilità di approdi alternativi, nel pieno rispetto dei ruoli e delle responsabilità di ognuno”.
Nell’incontro odierno, Nichi Vendola, ha ribadito quanto aveva già anticipato nella lettera scritta a Luigi Perrone: “…A breve la Regione sarà chiamata ad esprimere l’intesa per la realizzazione dell’opera che, coerentemente agli atti fin qui assunti, non potrà che essere negativa in quanto riferita ad una approdo, quello di Melendugno, che, come detto, riteniamo inadeguato. La norma vigente, in caso di dissenso da parte della Regione, introduce la previsione di istituire un collegio tecnico tra lo Stato e la Regione che possa individuare alternative localizzative…”.
Ed è quanto oggi ha affermato il presidente Vendola ha ribadito alla presenza di alcuni sindaci e rappresentanti dei territori interessati alla realizzazione del gasdotto, fra cui il Sindaco di Melendugno, Marco Potì, il Vicesindaco di Squinzano, Andrea Pulli, il Sindaco di Torchiarolo, Giovanni Del Coco.
Il Punto del confronto che ha trovato concordi tutti i presenti, ha riguardato la finalità che il sito da individuare sia altamente condiviso e che la soluzione sia ottenuta seguendo due direttive precise, una tecnica ed una politica. Sempre in giornata TAP ha presentato il ricorso contro l’ordinanza di sospensione dei sondaggi geotecnici del Comune di Melendugno. La Multinazionale aveva risposto all’ordinanza del responsabile dell’ufficio tecnico del comune affermando: «Certa della legittimità e correttezza del proprio operato e in particolare della possibilità di eseguire le indagini geotecniche in corso sulla base degli atti e delle autorizzazioni già ottenute, provvederà in tempi brevissimi ad impugnare il provvedimento nelle sedi giurisdizionali competenti». Detto fatto, è stato notificato al Comune di Melendugno il ricorso per l’annullamento e la sospensiva dell’ordinanza dell’Ufficio tecnico comunale con cui lo scorso 9 ottobre è stata ordinata la sospensione dei lavori in corso. Quei sondaggi, si legge nella nota, sono stati “autorizzati dal decreto prefettizio del 30 maggio scorso lungo il percorso a terra del gasdotto e nell’area del Terminale di ricezione”.
Oltre che al Comune, copia del ricorso è stata notificata al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e al Ministero dello Sviluppo Economico, organi competenti per le procedure autorizzative di un’opera dichiarata strategica, oltre che alla Prefettura di Lecce. Una volta completate le formalità di notifica, il plico contenente gli atti del ricorso sarà depositato al TAR del Lazio.
Come ogni vicenda italiana che si rispetti verrebbe da mettersi alla finestra per osservare gli eventi, ma ci sono situazioni in cui comunque la si pensi non si può rimanere indifferenti, e questa è una di quelle.
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