Lecce – Siamo alle battute finale della mini-campagna elettorale per la nomina del Presidente della Provincia di Lecce. Due gli schieramenti in campo, quello di centrosinistra, capitanato da Stefano Minerva, sindaco di Gallipoli, e quello di centrodestra, la cui leadership vede sullo scacchiere il sindaco di Squinzano, Gianni Marra. Proprio a quest’ultimo rivolgiamo alcune domande per capire quali sono le sue linee strategiche e le intenzioni circa il governo della Provincia, nell’ipotesi dovesse essere eletto.
Quali sono secondo Lei le principali problematiche della Provincia nell’attuale assetto istituzionale?
Io credo che la Provincia abbia superato un grande momento di difficoltà, soprattutto di tipo strutturale, dopo il varo della legge Delrio, nel quale il Presidente Gabellone ha svolto un ruolo decisivo per rendere operative le disposizioni del legislatore e per dare il volto attuale all’Ente, che oggi si presenta nelle sue funzioni efficace ed efficiente. In ciò, non sono mancati momenti topici in direzione del superamento di numerosi ostacoli, ma oggi si può tranquillamente affermare che la Provincia di Lecce, nella sua nuova veste istituzionale, sia un organo dello Stato in grado di assolvere in maniera positiva alle sue funzioni. Ciò premesso, vengo alle mie aspirazioni se dovessi essere eletto. E cioè sarà mio compito continuare a lavorare nella continuità, nel solco tracciato da Gabellone, dando seguito ad una più profonda ed incisiva azione della Provincia, affinché il suo ruolo si estrinsechi in maniera piena sul territorio. Se il tempo di Gabellone è stato quello del cambiamento, il mio, se i dati saranno a mio favore, sarà il mandato della crescita e dello sviluppo dell’Ente.
Vogliamo mettere in luce gli assi portanti della sua strategia per il governo della Provincia di Lecce, nel caso il voto dovesse darle ragione?
Io credo che il primo intervento da fare sia quello di attivare i finanziamenti (circa 30 milioni di Euro) per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, cercando di intercettare in primo luogo quegli stabili ad alta criticità, senza tuttavia mancare di effettuare anche delle operazioni sul piano della qualità. Di non minore importanza si presenta il settore dei trasporti, il quale non solo ha delle ricadute per le comunicazioni interne del territorio, ma anche per dare più slancio al turismo, che richiede un sistema della mobilità più efficiente. In tale direzione, un nodo importante del mio mandato sarà costituto dalla creazione di quattro macro-aree, in ciascuna delle quali riuscire a mettere in rete, i sindaci delle varie comunità, i consiglieri comunali, gli operatori turistici ed istituzionali, al fine di creare una coscienza locale che si traduca poi in progetti e proposte da portare alla Regione, riuscendo così a costruire dei soggetti attivi nel dialogo con l’Ente regionale.
Ma c’è di più. E’ mia ferma intenzione operare anche in ambito culturale e nello specifico occorre riqualificare il Convitto Palmieri, che dovrebbe ospitare una sorta di movida culturale.
In ogni caso, si inciderà per dare al territorio un’identità più marcata affinché si dia slancio non solo allo scambio culturale ed economico, ma anche per aprire nuovi scenari di sviluppo sino ad ora inediti e che servono a dare nuovi impulso al leccese nel suo complesso.