Si dà evidenza di quanto riscontrato alla missiva pervenuta nella nostra redazione e pubblicata anche su Facebook a firma del Coordinamento Cittadino del PD – Novoli
Egregi Signori componenti il Coordinamento del Partito Democratico di Novoli
in quanto titolare dell’articolo oggetto del “contendere” faccio notare che alcuna responsabilità, all’interno del testo giornalistico, è stata ascritta al circolo del PD novolese. E tanto meno nulla si legge, fra le righe, che possa ricondurre la paternità dell’incivile gesto a quanti sono impegnati nel su detto partito. Né lo stesso PD potrà negare la lodevole iniziativa intrapresa su FB, nei giorni scorsi, di rendersi promotore di un incontro per sensibilizzare la cittadinanza alla raccolta differenziata.
Iniziativa, questa, che riteniamo esprima un sentimento collettivo che non inerisce solo i virtuosi cittadini novolesi iscritti al PD ma investe l’intera comunità aderente al Partito Democratico, in ogni angolo di questa nostra frastagliata Penisola.
Fatta questa doverosa premessa, prendiamo atto della “condanna” espressa dai rappresentati del PD in ordine all’inquinamento ambientale e ci diciamo pienamente solidali e pronti a sostenere la loro battaglia a tutela del territorio che ci vede ospiti transeunti, in ogni sede e mediante i mezzi a nostra disposizione, per sensibilizzare la collettività ad un maggiore senso civico a salvaguardia del bene comune.
Per quanto attiene alle “rettifiche” auspicate, riteniamo di non dover né poter assecondare alcuna istanza volta in tal senso, giacché non si ravvede, nell’articolo, alcuna diffamazione né si millanta alcun credito.
Le foto pubblicate documentano un fatto che abbiamo posto all’attenzione dei nostri lettori e sono frutto della nostra costante presenza sul territorio e della nostra attenta azione di monitoraggio.
Infine, se il Circolo Cittadino del PD ritiene che nell’articolo pubblicato su Paisemiu.com insistono elementi tali da essere “incriminati” e per i quali richiedere giustizia, giacché diffamano o inquinano l’onorabilità dei componenti il direttivo politico e gli stessi iscritti, noi prenderemo atto e non potremo far altro che comportarci di conseguenza.
Resta ben inteso che la preoccupazione dei solerti dirigenti politici dovrebbe essere quella di DENUNCIARE chi si è reso autore di questo incivile deposito, dopo aver proceduto alle necessarie ed opportune verifiche, anziché concentrarsi su chi fa il proprio lavoro informando mediante i mezzi di comunicazione sociale.
Ad maiora.
Novoli, 24 febbraio 2014 – Antonio Soleti
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