Porto Cesareo (Le) – A Palazzo di Città la tensione è tanta e si taglia col coltello. Al momento, ben due i candidati di Albachiara della scorsa tornata elettorale che hanno rifiutato la surroga all’ex consigliere di minoranza Anna Peluso. Stefano My, esponente di “Io sud” e Monica Viva, allora segretaria del Partito Democratico, hanno deciso di non prendere parte all’operato dell’attuale amministrazione comunale.
Di appena qualche giorno fa il comunicato stampa del sindaco di Porto Cesareo, Salvatore Albano, che definisce, senza giri di parole, “scellerate” le dimissioni di Anna Peluso. Nemmeno quando fu la volta di diversi assessori e consiglieri della sua squadra (ultimi Pietro Falli e Eugenio Colelli) si espresse con un tale malcontento. La motivazione sembrerebbe da ricercare nel fatto che, secondo il primo cittadino della marina ionica, la consigliera Anna Peluso abbia messo in atto una strategia per fermare la macchina amministrativa proprio nel momento in cui si stavano portando a compimento quegli obiettivi perseguiti dal maggio del 2011 e che finalmente sembrerebbero in fase di definizione.
L’ex consiglera Anna Peluso risponde prontamente e noi di Paisemiu.com abbiamo voluto dar voce anche a lei. “Ciò che il sindaco Albano riferisce circa la mia scelta di dimettermi è falso e tendenzioso. Ho rassegnato le dimissioni non certamente per fermare l’azione amministrativa, ma per non condividere neppure nel mio ruolo di opposizione lo strenuo cammino di un’amministrazione inefficiente, disimpegnata e sorda ad ogni richiamo alla responsabilità della conduzione di una comunità che non riesce più a comprendere le ragioni di tanto accanimento a continuare a governare nell’assenza di una concreta azione amministrativa. Senza dimenticare che la stessa Amministrazione è stata ridotta ai minimi termini prima ancora dalle dimissioni dei suoi quattro componenti di maggioranza, i consiglieri Greco, Durante, Falli e Colelli, e dalla non accettazione della surroga dei candidati non eletti, della sua stessa lista “Progetto Futuro”! La gestione dell’Amministrazione Albano è stata fallimentare. Come amministratori hanno avuto
tanto tempo, non sono nuovi del mestiere, amministrano da sempre e il loro impegno politico concreto non è mai emerso neanche nel passato. Al bene del paese ci dobbiamo pensare tutti anche Albano assumendosi le sue responsabilità nei confronti di tutti i cittadini delusi di così tanta inconcludenza e desiderosi di cambiamento. Sono i fatti che contano e non le parole: ci troviamo ancora senza una rete fognante, un piano comunale delle coste, un piano traffico, un valido piano urbanistico generale, un’efficiente gestione parchi, del mare e del territorio comunale, senza dimenticare il completo abbandono di Torre Lapillo e delle periferie. Porto Cesareo merita un processo di crescita sociale ed economica non si può essere indifferenti ed egoisti”.
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