Novoli (Le) – Non si sono fatte attendere le prime reazioni all’annuncio che l’organizzazione della prossima edizione della Fòcara 2019 sarà affidata al Teatro Pubblico Pugliese.
La notizia è stata ufficializzata giovedì scorso, dopo l’incontro a Bari, presso la sede della Regione Puglia, tra l’assessore al turismo Loredana Capone, il commissario straordinario del Comune di Novoli Paola Mauro, il capo di gabinetto del presidente della giunta regionale Claudio Michele Stefanazzi, il direttore degli affari generali Luigi Mangia e il consigliere regionale Luigi Manca, i quali hanno individuato nel Tpp un partner che avrà il compito di predisporre una valida proposta artistica per i giorni di festa nel comune novolese.
Una soluzione che però non ha convinto tutti, in particolare modo in merito alle ancora poco chiare funzioni che avranno due enti importanti come il Comitato festa e la Pro Loco.
L’assessore Capone ha sin da subito rassicurato che entrambe le associazioni saranno coinvolte attivamente nella macchina organizzativa, in modo da pervenire ad una programmazione partecipata della prossima edizione; rassicurazioni che però non sono bastate a Giovanni De Luca, Presidente del Movimento per Novoli, già Presidente del Consiglio Comunale che parla di: “Un atto gravissimo, Loredana Capone ha voluto arrogare a se prerogative che sono di Novoli e dei novolesi – ha accusato De Luca – Abbiamo una struttura che è la Fondazione, secondo il mio parere fatta oggetto di atti gravissimi e lesivi della dignità delle Istituzioni e delle persone. La Festa ed i suoi eventi collaterali devono essere autodeterminati dal territorio. La festa di Novoli e dei novolesi, la nostra Fòcara, è stata messa invece nelle mani di Bari e di questo ne gioisce solo il Partito Democratico”.
Affidamento organizzativo al TPP che De Luca aveva già nei mesi scorsi anticipato nelle intenzioni di Loredana Capone, ma a quanto pare non è tutto: “Altre cose le dirò nella conferenza stampa del 25 gennaio 2019, pochi giorni dopo la prossima festa. I novolesi devono difendere la Fòcara ed i suoi eventi dalle lobby culturali della sinistra e dalla voglia di Loredana Capone di assoggettare le libere forme culturali sotto una cappa egemone centralizzata. La cultura – ha concluso De Luca – si autodetermina dal basso, questa è una differenza di visione netta che voglio rimarcare, fra me e Loredana Capone”.