Lecce – La politica deve tornare ad essere una delle forme più alte di rappresentazione, interpretazione e aggregazione della società e non ”un’entità altra” che coinvolge le persone solo in occasione delle tornate elettorali. Una buona storia per Lecce è possibile, valorizzando la voglia di riscatto espressa in queste settimane dalla comunità, dalle tante energie inutilizzate e dalle nuove generazioni che si stanno formando creando frequentemente percorso di eccellenza.
Si possono creare i presupposti perché anche chi negli anni è partito per “imparare” senta il desiderio di tornare per aiutare a “cambiare”, avendo accumulato competenze professionali, esperienze, relazioni e cultura.
È un impegno che il raggruppamento civico Una buona storia per Lecce assume con ottimismo, entusiasmo e determinazione, per ripartire con nuovo slancio, nuove prospettive e nuove visioni.
L’auspicio è che si metta in moto una grande operazione che abbia l’ambizione di mettersi alla guida di un percorso in cui si presti attenzione reale ai bisogni dei cittadini e in cui tutti si sentano parte di una nuova classe dirigente e protagonisti del futuro comune. Il progetto collettivo che bisogna creare è lontano dall’idea che una singola persona sia in grado di modificare e migliorare il destino di Lecce, la nostra città.
In occasione della presentazione del nuovo progetto politico Una buona storia per Lecce, abbiamo incontrato Giuseppe Fornari, promotore dell’iniziativa, che ci ha brevemente illustrato i motivi che lo hanno spinto a scendere in campo nel circo massimo della politica leccese: «Vivo a Milano da tanti anni, ma Lecce è sempre stata al centro dei miei pensieri ed infatti in tutto questo tempo ho sempre mantenuto vivo il rapporto con la città e con le persone. Il desiderio più grande è coinvolgere e riavvicinare persone che per svariati motivi sono state lontane, oppure sono state tenute lontane dalla politica. Siamo di fronte ad un cambiamento con la fine della consiliatura Perrone, ed è il momento di spingere la città a riappropriarsi di se stessa, facendo emergere i talenti che sino ad oggi non hanno avuto l’opportunità di impegnarsi. Il mio vuole essere un pungolo a questa parte di città».
Alla domanda su come le altre forze politiche si sono poste nei confronti di questo gruppo di volenterosi, pronti ad impegnarsi per Lecce, ci ha detto: «Le forze politiche leccesi non hanno ancora preso una posizione ufficiale su questa nostra nuova proposta. A livello personale sono stato contattato da diversi esponenti della politica locale, alcuni mi hanno incoraggiato, altri mi hanno consigliato di lasciar perdere. Ma complessivamente stanno a guardare per vedere se la nostra proposta avrà riscontro. Se così sarà probabilmente il numero di coloro che ci cercheranno potrebbe aumentare sensibilmente. Il nostro obiettivo è quello di spostare i centri decisionali di potere dalle postazioni solite, avvicinandole molto di più alla gente. ha poi proseguito – il nostro impegno sarà molteplice, dovrà essere un cambio di marcia della cultura politica cittadina finalizzata ad una maggiore e concreta promozione della nostra città».