Carmiano (Le) – Michele Emiliano a Carmiano inaugura un comitato “Sindaco di Puglia”. Il clima delle primarie nel centrosinistra è rovente; i messaggi non proprio cordiali, che sia Stefàno sia Emiliano e Minervini fanno viaggiare sui social, infiammano l’agone politico nello schieramento che alle prossime regionali cercherà di conservare la guida della Regione Puglia.
Abbiamo chiesto al Sindaco di puglia, se si aspettasse una competizione così accesa.
“Se la campagna elettorale non fosse accesa non sarebbe divertente, anche se molti di questi momenti, diciamo così di euforia particolare, sono provocati ad arte dai giornali – ci dice tra il serio ed il faceto il segretario regionale del PD – i quali, rivisitando e rilanciando ad arte le nostre dichiarazioni, rendono vivo il dibattito; ma comunque rimane tutto nel fisiologico di una competizione elettorale”.
Se il popolo del centrosinistra la scegliesse come proprio candidato, e lei risultasse vincente, che rapporto pensa di avere con i suoi competitori?
“Lo stesso che avrei con tutti i militanti ed elettori del centrosinistra, nessun rapporto particolare con nessuno. Chi vince vince e chi perde perde! Se io perdo tornerò al mio lavoro, perché la politica non è il mio lavoro! La politica è passione e servizio, questo vale per me come per gli altri, ognuno farà quindi la sua strada. Sento parlare di accordi, come ad esempio che Dario Stefàno, in caso di mia vittoria, sarà il mio vicepresidente. Non esiste una simile ipotesi, così come non vi sono accordi con il mio compagno di partito Guglielmo Minervini; se lo vorrà, potrà candidarsi alla regione. Io dal canto mio, se non dovessi essere utile al mio schieramento come candidato presidente, preferirei tornare a fare il magistrato”.
Che tipo di messaggio desidera mandare ai suoi competitor?
“Più che Guglielmo Minervini, vorrei dire a Dario Stefàno, ammesso che ciò che mi hanno riferito sia vero, di non ricevere agricoltori negli uffici dell’assessorato all’agricoltura, non è stilisticamente bello. Dario, non esercitare sul mondo dell’agricoltura una premazia che probabilmente non è giusta, anche perché nel caso dovessi vincere io le primarie, non vorrei rimanere con il dubbio che gli agricoltori non vogliono lavorare con me; è giusto che tutte le risorse del centro sinistra siano a disposizione di chi vince. Strumentalizzare assessorati dopo averli ricoperti, non è il massimo sopratutto ex post, poi vedi tu, Dario, lo sai io non me la prendo, sono uno sportivo”.
Il meteo delle primarie continua a segnare tempesta, ci auspichiamo che una volta terminata la competizione e individuati i candidati degli schieramenti che si contenderanno la poltrona più alta in Regione, i pugliesi possano scegliere il loro Presidente sulla base di due programmi che mettano al centro solo il bene comune.
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