Campi Salentina (Le) – A confronto la freschezza e l’entusiasmo di Laura Palmariggi con l’esperienza ed il pragmatismo di Rita Calliari. Candidate rispettivamente l’una con la coalizione “Grande Campi”, che sostiene Massimo Como e l’altra con la coalizione “Ripartiamo da Campi” che sostiene Egidio Zacheo nella corsa alle prossime amministrative di maggio, abbiamo chiesto loro di raccontarsi ai nostri lettori.
Laura Palmariggi: Ho 21 anni e studio servizi sociali. Uno dei miei più grandi sogni è quello di laurearmi e diventare un’assistente sociale. Amo la musica, ho studiato per 4 anni canto, adoro la lettura (sia narrativa italiana che straniera e il teatro di Pirandello). Sono una ragazza molto socievole, mi piace confrontarmi anche con chi non la pensa come me. La vita mi ha insegnato a rialzarmi dopo le tempeste e lottare con tutte le mie forze per ciò che voglio.
Rita Calliari: Sono una mamma. Sono una mamma che lavora. Sono una mamma che lavora e che si è messa in politica. Conciliare tutto non è facile, non lo è stato cinque anni fa e non lo è oggi. Alla politica non chiedo nulla; il mettermi nuovamente in gioco nasce dal desiderio di poter dare il mio contributo alla realizzazione di un progetto che pone al centro Campi. Parlare con la gente, ma soprattutto saperla ascoltare e accoglierne le istanze, rivalutare la città e il suo territorio, saper utilizzare al meglio le innumerevoli risorse che offre, devono essere monito e stimolo a me e a chi insieme a me desidera lavorare senza un tornaconto personale. Faccio tesoro di tutte le esperienze che vivo, ogni cosa insegna, è un mattoncino che aggiungiamo alla nostra esistenza. Credo che dovremmo sentirci tutti come un “work in progress”, un divenire continuo, senza però vantare la pretesa di poter fare miracoli, quelli non ci competono. Ma l’impegno sì, quello è un dovere mio e di chi come me si presta alla politica.
Quali sono i motivi che l’hanno spinta ad accettare la proposta di entrare nella coalizione “Grande Campi” ed a rifiutare quella che a suo tempo le è stata fatta dalla coalizione di centrosinistra?
L. Palmariggi: È stata una libera scelta e non condizionata, quella di candidarmi con la lista ‘Grande Campi’. Quando nel paese si è diffusa la notizia di un mio impegno personale, alcuni rappresentanti della lista avversaria mi hanno contattata per convincermi a candidarmi con loro. Ho ringraziato ma educatamente ho rifiutato l’offerta, perché sin da piccola ho respirato in casa mia aria di politica, sempre ispirata ai valori del centro destra. Ho condiviso sin da subito i programmi e i progetti della lista capeggiata da Massimo Como. La comunità ha bisogno di energie nuove in grado di dare una svolta al mondo politico.
Quali sono i motivi che a ridosso della fine della legislatura l’hanno spinta a dimettersi da Vicesinda-co e abbandonare la maggioranza?
R.Calliari: Credo che per chi le vive dall’esterno certe dinamiche sfuggano. Come componente della Puglia per Vendola ho ritenuto, condividendo la decisione con l’allora assessore Renis e con il mio movimento, che non ci fossero più i presupposti perché quella maggioranza continuasse ad essere. Non c’erano scelte condivisibili e soprattutto è venuta a mancare quella coesione indispensabile perché un gruppo di persone possa portare avanti un lavoro con un obiettivo comune. Si sono consolidate situazioni che hanno determinato nuovi scenari nella politica della nostra città e il risultato è rappresentato dall’attuale formazione delle liste presenti in questa tornata elettorale. All’interno della lista della nostra coalizione, che vede il prof. Zacheo candidato sindaco, si respira un’aria serena, che scaturisce dall’essere aperti al dialogo, alla collaborazione e alla condivisione. Dall’altra parte, francamente, vedo un po’ di confusione e troppi personalismi.
Ci esponga cinque delle sue idee per cambiare Campi.
L. Palmariggi: Sicuramente l’emergenza salute e ambientale è al primo posto nei miei pensieri in quanto Campi paga lo scotto di trovarsi in una posizione particolare, praticamente in una conca, dove ristagnano più a lungo e a bassa quota gli elementi inquinanti. Inoltre mi impegnerò con particolare cura per affrontare il problema della disoccupazione, specialmente di quella giovanile e per il rilancio delle attività produttive. Un’altra emergenza di cui vorrei occuparmi è quella legata alla povertà. Nel nostro paese ci sono tante famiglie che versano nell’indigenza e che solo grazie all’aiuto della Caritas e delle parrocchie riescono a sopravvivere. Inoltre mi piacerebbe il coinvolgimento del terzo settore. Vorrei impostare in modo diverso la politica culturale di Campi. Innanzitutto il rilancio della rassegna città del libro, privilegiando l’editoria del mezzogiorno. Calendarizzare per tutto l’arco dell’anno gli eventi culturali. Far tornare all’antico splendore le testimonianze del nostro patrimonio architettonico come la Madonna dell’Alto e creare un vero e proprio turismo religioso che approdi al santuario calasanziano che per altro custodisce le spoglie di San Pompilio. Per lo sport mi piacerebbe ridare dignità al Campo Sportivo e far tornare la squadra di rugby, che ha conquistato la serie b, a giocare a Campi.
Con quale spirito ha deciso di riproporsi in quella che, Fina e Sel a parte, è la stessa maggioranza che ha governato gli ultimi cinque anni.
R. Calliari: Credo che la compagine attuale non abbia nulla a che fare con la maggioranza che ha governato negli ultimi cinque anni, anzi. La presenza del gruppo di Fina e Sel non mi sembrano poca cosa, sono due realtà che oltre a rappresentare un valore aggiunto, danno nuova linfa e nuova forza al gruppo. Mi hanno insegnato e ci credo fermamente che la diversità sia un’incredibile fonte di ricchezza, l’omologazione è sinonimo di timore e insicurezza. Inoltre va sottolineato che l’amministrazione uscente ha avuto al suo interno figure che ne hanno caratterizzato e determinato la vita e le scelte; ora queste figure non ci sono più, anzi, ad essere più precisi sono traghettate altrove, poiché le ritroviamo all’interno della lista contrapposta alla nostra.Visto in quest’ottica il mio spirito è alto: si è costituito un gruppo giovane e motivato, c’è una rappresentanza femminile significativa, c’è la giusta dose di esperienza e c’è un candidato sindaco capace, lungimirante, attento alle problematiche del territorio e soprattutto profondamente innamorato della sua terra e consapevole delle risorse che essa offre.
Qual è secondo la sua percezione l’idea della gente in merito alla situazione cittadina, e cosa chiede in questo momento particolare alla politica.
L. Palmariggi: La gente purtroppo in questo periodo si è lamentata della politica perché sconfortata da una crisi che attanaglia l’intero paese e che la politica non ha ancora saputo frenare. Le persone chiedono l’inserimento dei propri figli nel mondo del lavoro e quindi più serenità.
R. Calliari: La gente è stanca, sfiduciata, smarrita di fronte all’ incoerenza, che viene spesso manifestata dalla politica. È intrappolata nella morsa della crisi che non è limitata al nostro contesto, ma purtroppo è di ben altra portata. Chi si fa carico di rappresentare i propri cittadini deve farlo con questa consapevolezza e quindi deve mettersi a disposizione con impegno incondizionato e disinteressato al fine di trovare soluzioni e opportunità, attraverso un lavoro sinergico di collaborazione e cooperazione, per fare sistema, perché da soli non siamo nulla e nulla possiamo creare. Non possiamo insultare l’intelligenza dei nostri concittadini con false promesse. Dobbiamo dare qualità al nostro tempo e alla nostra storia e i nostri concittadini devono poter condividere questo tempo e questa storia con noi.
Di cosa si potrebbe occupare in caso di vittoria?
L. Palmariggi: In caso di una mia elezione mi piacerebbe occuparmi di problematiche socio-culturale e naturalmente di quelle legate all’ambiente.
R. Calliari: Vincendo, avremo un sindaco molto attento alle esigenze del territorio e soprattutto garante del lavoro di tutti. Questa è la nostra forza. C’è un progetto ambizioso che ci vedrà tutti estremamente impegnati. Non mi sono candidata per fare quello che più mi aggrada, al di là di quella che è la mia formazione professionale, che mi vede quotidianamente a contatto con i ragazzi, credo che ciascuno di noi debba lavorare a prescindere dalle proprie preferenze, anzi, le sfide più stimolanti sono quelle che richiedono maggiore impegno, maggiore lavoro ma che alla fine ti danno anche le maggiori soddisfazioni. Ecco, è questo quello che voglio fare: contribuire alla realizzazione di questo progetto che è il risultato di un programma condiviso da tutte le forze della coalizione.
Il nostro giornale segue con attenzione lo svolgimento della campagna elettorale, cosa ne pensa del nostro modo di narrare gli avvenimenti?
L. Palmariggi: Il vostro è un modo diverso e immediato di fare informazione che da la possibilità agli elettori di vagliare in tempo reale le varie proposte e i programmi degli esponenti politici.
R. Calliari: È bello e utile che voi siate testimoni di ciò che accade durante una campagna elettorale.
È indispensabile che la realtà e la verità non vengano travisate in nessuna circostanza e venga data semplicemente voce ai fatti, nel rispetto sì della libertà di stampa, ma soprattutto nel rispetto dell’etica e della morale. L’informazione fatta con quest’ottica, per me va benissimo.
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