Campi Salentina (Le) – In una gremita Piazza Libertà, si è tenuto ieri sera il comizio della coalizione “Grande Campi” guidata da Massimo Como. Primo a intervenire Antonio Vincenti, esponente locale di Forza Italia, il quale ha esordito : “Vorrei ringraziare tutte le mamme, le mamme della nostra lista, le mamme dei nostri avversari e tutte le splendide mamme di questa serata”.
Riferendosi naturalmente alle mamme presenti in piazza. E continua: “Mai la campagna elettorale è stata così entusiasticamente partecipata. La vera novità sono i tantissimi giovani che prendono parte attiva al movimento Grande Campi”. La coalizione che fa capo a Massimo Como vuole trasmettere ai giovani, secondo Antonio Vincenti, un nuovo modo di fare politica con passione e coraggio. “Con il voto, si può punire chi è venuto meno ad impegni presi, per esempio non favorendo processi produttivi e negando opportunità alla nostra città. L’errore, commesso forse in buona fede cinque anni fa, non può e non deve essere ripetuto. Le figure politiche da scegliere devono essere di alta caratura sociale. Non sono più consentite avventure con dilettanti allo sbaraglio. Per chi vuole ripartire da Campi, noi auguriamo un lungo viaggio” . Si è parlato poi di programma politico-amministrativo, toccando i vari punti che la coalizione ha messo in agenda, da realizzare in caso di vittoria elettorale. In poche parole: “In questa competizione elettorale si tratta di scegliere se andare verso il futuro, oppure portare indietro la lancette di venti anni, di decidere se orientare il futuro verso chi ha deciso di perseguire l’interesse di pochi, oppure verso chi ha deciso per un capitale civico fatto di bisogni e di meriti”. Infine ha concluso citando Sandro Pertini sui giovani, e salutando “romanamente” i presenti.
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Ha poi preso la parola Massimo Como: “Cittadini e Cittadine di Campi, eccoci in Piazza”, ha esordito, rivolgendo un saluto al suo avversario Egidio Zacheo. “Voglio ringraziare il professore Zacheo, perché, sciorinando un lessico che appartiene alla preistoria della politica, ha fatto capire a tutti quali sono i veri valori in campo. Avremmo voluto una campagna elettorale tranquilla, con sentimenti all’altezza dei compiti che ci aspettano, ma il professore ha fatto prevalere sentimenti meno nobili: odio, menzogna, astio, che hanno caratterizzato i suoi discorsi al fine di giustificare gli attacchi a me ed alle persone della mia lista” . Continuando: “non ho mai detto che il mio competitore è vecchio è malato, anzi sono contento di averlo trovato in splendida forma. Alla provocazione ho dimostrato con i fatti che si può rispondere in maniera rispettosa, perché la politica deve innanzitutto essere rispetto. Lei, esimio professore, ci ha tenuto ad affermare che io non sono nessuno, è vero io non sono nessuno, ma ci tengo a precisare che non ho mai frequentato partiti dove, per far valere le proprie idee, era in uso la forza e la maldicenza. Sono un umile figlio di questa terra, sono convinto che spesso basti un sorriso per smontare la diffidenza, non sono prigioniero dell’odio e vorrei che nessuno rimanesse prigioniero delle divise e delle etichette politiche. È giunto il momento di cambiare, possiamo scrivere un nuovo libro, senza rimanere ostaggio del passato, dobbiamo cercare quello che unisce non quello che ci divide, voglio alimentare una discussione politica che ci coinvolga nel cercare una strada che ci consenta di ricostruire questa città”.
Passando poi al programma, il candidato sindaco ha parlato della preoccupazione dei moderati e riformisti, presenti nella sua squadra, la cui ambizione è quella di ridare un ruolo alla politica che dev’essere innovativa, ma soprattutto basata sulla scelta del fare. “Noi vogliamo essere l’architrave di un governo locale che guardi lontano ma non alle stelle”, dice facendo riferimento alla realizzazione dell’osservatorio astronomico contemplato nel programma della lista “Ripartiamo da Campi”. E, menzionando i fatti raccontati dalla cronaca, negli ultimi giorni a Campi S.na, Como ha affermato che tutto ciò non deve diventare oggetto di speculazione per puro calcolo elettorale. Sono fattori deleteri che non fanno bene alla Comunità. “In questo modo la gente si disaffeziona alla politica, se facciamo così indeboliamo i meccanismi della nostra partecipazione democratica. La campagna elettorale dovrebbe essere una esplosione di progetti volti a migliorare le condizioni di vita dei cittadini. Si commette un gigantesco errore delegittimando l’avversario con la bugia ed il sospetto, io questo errore non lo voglio commettere”. In merito all’amministrazione comunale uscente, Como ha sottolineato quello che a suo dire è stato un immobilismo mai visto nella storia della città. “Nel corso di questi cinque anni si sono dimessi tre vicesindaci, otto assessori e, cosa mai vista, nessuno ha voluto sostituire l’ultimo consigliere dimissionario, segnale molto preoccupante della disaffezione politica di chi era stato proposto per rappresentare in seno al palazzo di città i cittadini di Campi. Sono stati un fallimento totale”, dice Como. “Sono stati lontani dalla gente ed anonimi, la gente li ha sentiti distanti. È emblematico il caso della chiusura del tribunale, non hanno mosso un dito, forse sarebbe stata una battaglia persa ma l’Amministrazione aveva il dovere di difenderlo con i denti”.
Rivolgendosi poi a Egidio Zacheo. “Perché non parliamo di questo collasso politico? Perché non parliamo del governo della città? I risultati dell’amministrazione uscente non contano nulla? Un anno fa lei, professor Zacheo, non era stato tenero con gli uomini che oggi fanno parte della sua squadra. Leggo testualmente quanto da lei dichiarato: questa e la peggiore amministrazione che io ricordi, ed i fatti criminosi di questi giorni sono la diretta conseguenza di chi ha allentato l’attenzione sulla legalità, determinando una scollamento della comunità. Sono parole sue sul Quotidiano di Puglia del 14 maggio 2013, tanto che ho dovuto difendere io l’Amministrazione. E perché l’ho fatto? Perché le istituzioni in certi momenti devono far quadrato al di là delle appartenenze politiche, e non dimentichi le reazioni stizzite di quanti ora fanno parte della sua squadra”.
Massimo Como, continuando nel suo elenco di danni provocati dal malgoverno uscente, ha poi concluso invitando a votare per “Grande Campi”. Mentre si teneva il comizio un drone ha sorvolato Piazza Libertà quasi a voler testimoniare la modernità della rivoluzione proposta dalla lista “Grande Campi”.
Guardare al futuro è vitale, ma bisogna tenere ben salde le radici nel proprio passato, per vivere meglio il presente. Non importa che siano droni o telescopi, l’importante e che a vincere sia finalmente la gente.
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