Porto Cesareo (Le) – Riesplode la polemica nella ridente – neanche tanto, politicamente parlando – cittadina ionica. L’oggetto del contendere riguarda l’affidamento ad una ditta di Agrigento, la Concordia Servizi s.r.l., vincitrice di gara d’appalto, del servizio di guardiania del museo di Biologia Marina.
L’azienda, secondo l’opposizione in consiglio comunale, è stata oggetto nel 2012 di interdittiva da parte della prefettura di Agrigento. Contro tale procedimento Concordia ha presentato ricorso al TAR Sicilia – Palermo, che con ordinanza n. 735 del 20/11/2012 lo ha rigettato. Successivamente, a seguito di nuovo ricorso al CGA di Palermo da parte dell’azienda Concordia, per la sospensione cautelare dell’interdittiva, anch’esso respinto, la prefettura di Agrigento non ha ritenuto possibile procedere all’aggiornamento del procedimento antimafia adottato, e con nota prot. 41600 del 2013 confermava la validità di tale provvedimento il quale conserva la sua efficacia rigettando l’istanza del legale dell’azienda.Tutto questo ha portato alla esclusione della Concordia da una gara d’appalto esperita dal comune di Bronte (Ct) nel giugno 2015. Da qui la richiesta dell’opposizione all’amministrazione Albano dell’annullamento dell’appalto.
La risposta del primo cittadino, si è avuta nella giornata di ieri: “Leggo con rammarico, sulla stampa locale, l’ennesimo tentativo dei consiglieri di minoranza Fanizza e Viva di screditare l’azione dell’Amministrazione Comunale su falsi presupposti e fuorvianti interpretazioni, del tutto personali, delle leggi e dei regolamenti comunali. Tra l’altro, ancora una volta, con attacchi “tecnicistici” e non politici, a conferma che la politica sta facendo così bene che null’altro hanno da eccepire. Non risponde al vero, infatti, quanto sostenuto dagli stessi circa l’assenza di regole nell’azione posta in essere dagli Uffici i quali, secondo una parte della minoranza, sulla base di “scelte facoltative” favorirebbero “offerte che si scostano visibilmente dalle leggi e dall’uso corrente” , facendo apparire l’operato degli Uffici incline alla violazione degli obblighi di legge ed a una gestione illegittima della cosa pubblica. Nello specifico, invece, a seguito di procedura ad evidenza pubblica alla quale hanno partecipato ben 9 ditte su 10 invitate, dopo la verifica formale della documentazione richiesta dal bando e la valutazione dell’offerta economica presentata, si è proceduto ad aggiudicare definitivamente il servizio di custodia del Museo di Biologia Marina di Porto Cesareo alla migliore offerente che è risultata la ditta Concordia Servizi srl e di affidare alla stessa PROVVISORIAMENTE E SOTTO RISERVA DI LEGGE, ai sensi dell’art.11, comma 9, del D.lgs 163/2006 e s.m.i., il servizio di che trattasi, nelle more di ultimazione di TUTTI I CONTROLLI GIA’ AVVIATI per giungere alla dichiarazione di efficacia dell’aggiudicazione definitiva che si avrà successivamente a tale fase e che consentirà all’A.C. di stipulare il relativo contratto. L’Ente, pertanto, si è attenuto scrupolosamente, come è ovvio, al rispetto delle leggi (cosa diversa dall'”uso corrente”) e ha dato evidenza nella determinazione n.724 RG del 26/08/2015 che “nel caso in cui la ditta non dovesse risultare in possesso di requisiti ancora oggetto di verifica, si procederà automaticamente alla revoca dell’affidamento provvisorio del servizio e dell’aggiudicazione definitiva dell’appalto…senza che la ditta possa pretendere nulla al di fuori del corrispettivo del servizio espletato sino a quel momento” !!! Non solo ma intendo ulteriormente chiarire che a tutti i partecipanti alla gara in parola è stato fatto compilare e firmare l’allegato C del Bando denominato “Dichiarazione di accettazione protocollo sulla legalità” con riferimento agli obblighi derivanti da detto documento siglato tra il Comune di Porto Cesareo e la Prefettura di Lecce in data 9 ottobre 2012. Aggiungo inoltre che sebbene non previsto dalla normativa e dal Protocollo di Legalità citato dato l’importo complessivo del servizio che è inferiore ai 50.000,00 euro, gli Uffici stanno procedendo anche ad acquisire dalla Prefettura di Agrigento l’informativa antimafia riferita alla ditta Concordia Servizi srl. NIENTE DI PIU’ CHIARO E TRASPARENTE nel rispetto di tutte le normative di Comune di Porto Cesareo (Provincia di Lecce) Comunicato del 3 settembre 2015 riferimento. Del resto non mi sorprendo del modo di agire di parte della minoranza la quale, invece di apportare il proprio contributo per il bene e nell’interesse di Porto Cesareo, è impegnata a rappresentare per mezzo della stampa, situazioni che non corrispondono al vero e che ledono notevolmente l’immagine del paese. Ed infatti, come già avvenuto in occasione dell’ultima seduta del Consiglio Comunale in cui l’assise consiliare TUTTA era chiamata alla trattazione del documento principale di programmazione dell’Ente (Bilancio di previsione), i consiglieri Viva e Fanizza, con falsi allarmismi, si sono sottratti ad una precisa responsabilità politica ed hanno disertato l’aula consiliare venendo meno persino alla fiducia dei propri elettori”.
In un avvicendarsi di botta e risposta, l’atmosfera dell’agone politico cesarino continua ad essere incandescente, a vantaggio, ci si augura, della comunità di Porto Cesareo.