“Avevamo chiesto a tutte le asl pugliesi chiarimenti sul bonus previsto per per gli operatori del servizio sanitario in servizio tra il 15 marzo e il 15 maggio, coinvolti nelle attività di contrasto al Covid. La Asl di Lecce a distanza di una settimana non ha ancora risposto alla nostra nota, ma da quanto apprendiamo da alcuni lavoratori, la Asl in un incontro con le organizzazioni sindacali avrebbe detto che non si sono risorse per erogare per intero il bonus. Chiediamo un immediato riscontro, anche per quello che riguarda i fondi regionali che avrebbe dovuto stanziare la Regione per ampliare la platea dei beneficiari”.
Lo dichiara il consigliere del M5S Antonio Trevisi dopo la nota inviata dal M5S a tutte le Asl pugliesi per sapere se si fosse proceduto all’erogazione degli incentivi e i tempi previsti per il saldo.
“Parliamo di operatori in prima linea nel fronteggiare questa emergenza – continua Trevisi – chiamati a enormi sacrifici non solo durante l’emergenza Covid, costretti per lo scarso organico a turni massacranti. Secondo l’accordo tra Regione e sindacati il cosiddetto bonus doveva essere erogato preferibilmente entro luglio per il primo acconto e non oltre settembre per quanto riguarda il saldo. Ora la Asl non può uscirsene proponendo una riduzione del bonus, peraltro tassata, perché non ci sarebbero i soldi. Parliamo di lavoratori che non possono essere chiamati eroi per poi venire dimenticati. Per questo auspichiamo la Regione trovi risorse anche per gli operatori della sanità privata, per cui ieri dopo un incontro in Regione è nuovamente saltato l’accordo per il rinnovo del contratto, atteso ormai da anni” .