Campi Salentina (Le) – Grande Campi, la coalizione che sostiene Massimo Como nella sua corsa alla nomina di primo cittadino, domenica sera nei locali del Risto/teatro Novecento, ha presentato i suoi candidati alla cittadinanza, adottando la formula del testimonial in cui un amico del candidato ha descritto le caratteristiche e le peculiarità della persona da scegliere per essere ben rappresentati in seno al consiglio comunale.
Gianluca Tarantino, moderatore della serata, ha effettuato un excursus sulla situazione politica in generale e sulla disaffezione della gente nei confronti dei politici e della politica. Bisogna riportare al centro dell’azione politica la gente ed il territorio. Come in una nuova teoria copernicana il Sole, cioè la gente, al centro, i pianeti, cioè i politici ed i partiti, intorno. Rivolgendosi a Massimo Como dice: “L’operazione che dobbiamo fare è proprio questa, riportare la gente alla politica. Approfittare della primavera sbocciata a Campi dopo questo lungo inverno durato cinque anni. Dobbiamo farlo partendo proprio dalla società civile, per innovare dobbiamo partire dalla nostra tradizione. È assurdo che istituzioni come la Città del Libro e L’Ente Fiera non siano volano di propaganda del nostro territorio.”
I Candidati, accompagnati dai loro testimonial, sono saliti sul palco, mentre i loro accompagnatori prendevano la parola, descrivendone personalità e peculiarità ed i motivi per votare ognuno di loro. Varie le persone della società civile chiamate a testimoniare sulla bontà del singolo. Non sono mancati, come era fisiologico che fosse, trattandosi in massima parte della compagine all’opposizione nella scorsa consiliatura, gli attacchi all’amministrazione uscente, accusata per lo più di immobilismo e di aver perso preziose occasioni per la Città.
Quando la metà dei candidati era sul palco, la presentazione è stata interrotta, ed è stato proiettato un video in chiave sicuramente ironica, ma che probabilmente farà discutere i contendenti sulle attribuzioni di paternità di opere pubbliche realizzate dalle amministrazioni presiedute da Massimo Como riguardanti infrastrutture e decoro urbano.
Si è quindi conclusa la presentazione dei candidati rimasti, arrivando al momento che, senza nulla togliere a nessuno, attendeva la maggior parte degli astanti: ha preso la parola il dottor Massimo Como.
“Questa non è stata una manifestazione politica, è stata una festa.” Ha esordito il candidato sindaco. “Un condensato di gioia e di speranza. Cari amici ed amiche, oggi deluderò più di qualcuno, non dispiegherò la mia forza, per impegnarmi in un inutile e sterile polemica strapaesana.” E poi continuando. “Io non risponderò a chi tenta di girare il confronto politico in rissa. Voglio cambiare il lessico del confronto, voglio far cambiare marcia al nostro paese.” Ha poi parlato del diritto/dovere di governare il paese e di far respirare aria nuova alla politica attraverso un’azione di governo pratica ed efficace. “Vogliamo rivoluzionare il concetto di amministrazione e lo faremo adottando uno stile imprenditoriale, manageriale, fatto di idee essenziali ma anche etiche e di comportamenti coerenti che dovranno garantire una opportunità per tutti. Un concetto di amministrazione fatto di capacità creativa e di competenza.” Ha poi illustrato i punti del suo programma riguardanti la smart city, l’adozione di nuove tecnologie, l’eolico per il quale sono state perse occasioni di incasso, la creazione di strade più sicure. Ha parlato della creazione di una residenza socio-assistenziale alla ex manifattura tabacchi, la riduzione del costo delle aree artigianali per incentivare l’insediamento di nuove imprese. Ha poi toccato i punti riguardanti la bonifica dei siti inquinati presenti sul territorio e la battaglia per la riconversione della centrale di Cerano a metano. Obiettivo dell’amministrazione, se la sua coalizione vincerà le elezioni, sarà quella di riportare Campi alla grandezza che le compete, facendola diventare una città dinamica aperta ed europea. “Creeremo un modello giusto e vincente che superi gli steccati ideologici in futuro. Scompagineremo l’essere amministrazione. Non vogliamo essere prigionieri del modo vecchio e stantìo di fare politica, dobbiamo diventare punto di arrivo delle nostre risorse. Non c’è più tempo di lagnarsi, bisogna operare. L’amministrazione, che sopporteremo ancora per qualche giorno, ha scelto di non scegliere, portandoci al punto in cui siamo.” Ha infine concluso, dicendosi disposto ad un contraddittorio pubblico tra lui, Fina, Zacheo ed il sindaco uscente, Palasciano.
Questo è l’altro punto di vista. Non aggiungiamo altro, lasciando alla riflessione dei cittadini di Campi la qualità delle proposte fatte loro e che verranno approfondite e spiegate nel corso della campagna
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