Squinzano (Le) – Lo scorso venerdì si è tenuto a palazzo di città il consiglio comunale: diversi i punti all’ordine del giorno. Ore 16:00, pronti via, si parte subito con la surroga della consigliera Fernanda Metrangolo, destituita dal Ministro Alfano, le è subentrato, tra i banchi della maggioranza, Michele Cataldi; il quale va a puntellare il governo del Sindaco Miccoli che potrà così contare su un altro suo consigliere, dopo il passaggio tra i banchi della maggioranza della consigliera Giovanna Guido.
Il copione della seduta non ha subito variazioni rispetto alle passate adunanze dell’assise cittadina: i toni, a tratti pacati ed a tratti molto vivaci, hanno come sempre contraddistinto gli scambi verbali tra l’opposizione e i rappresentanti della maggioranza a volte anche con divertenti siparietti. I punti da discutere erano nello specifico: surroga del consigliere comunale e contestuale convalida della surroga, comunicazioni del Sindaco o del Presidente del Consiglio, interrogazioni, imposta unica comunale, modifica delle componenti IMU e T.A.R.I., determinazione aliquote IMU e TASI anno 2016, determinazione aliquote su tributo dei servizi indivisibili per l’anno 2016, approvazione schema di convenzione servizio di tesoreria, lavori di adeguamento della Squinzano Casalabate, ma gli ultimi due punti non sono stati discussi causa “sopravvenuta” mancanza del numero legale.
A margine del consiglio abbiamo raccolto le considerazioni del Sindaco Miccoli: “Con le votazioni di oggi in consiglio comunale, grazie anche al contributo positivo della opposizione che con atteggiamenti come quello odierno contribuisce fattivamente al miglioramento delle condizioni di vita dei nostri cittadini, poniamo le condizioni per accrescere i vantaggi a svolgere qualsiasi tipo di attività nuova a Squinzano. Infatti chi deciderà di trasferirsi in città provenendo da fuori avrà uno sconto del 50% sulla TARI e pagherà solo il 3,5 % di IMU e in caso di insediamenti produttivi in periferia addirittura del 2,5%. Anche la diminuzione dell’IMU sulle seconde case a Squinzano e Casalabate benché minima abbandonando l’aliquota massima del 10,6 per mille diminuendola al 10,5, rappresenta un messaggio di speranza per la nostra collettività che in un momento in cui tante amministrazioni non ce la fanno e vanno in dissesto, la nostra comunità non soltanto quadra il bilancio ma addirittura prevede degli sconti sui tributi con vantaggi salienti per la gente. Con un’altra novità votata oggi abbiamo altresì inciso positivamente sulla piaga della dipendenza da gioco con particolare riferimento alle slot machine che anche a Squinzano rappresentano un aspetto pregiudizievole importante per tanti cittadini e le loro famiglie. Previste altre agevolazioni sempre in ordine ai tributi per soggetti diversamente abili e invalidi al 100% oltre ad altre agevolazioni in termini di rateizzazione più lunga per chi attraversa momenti di criticità per liquidità. In un momento di crisi come quello che viviamo, l’aver raggiunto questi risultati rappresenta un incoraggiamento serio e una speranza che si possa quanto prima uscire dal guado nonché attivare dei meccanismi culturali che possano farci lasciare le cattive abitudini”.
Ovvio che le dichiarazioni di Gianni Marra abbiano un tono un tantino diverso: “Prima di tutto,per me oggi è una giornata storica, perché un altro grande passo in avanti è stato fatto per i lavori di adeguamento della strada provinciale Casalabate – Squinzano. Un progetto di ben sette milioni di euro per il quale ho tanto lavorato come consigliere provinciale e come Sindaco. Poi devo dire che la maggioranza ha dimostrato di essere aperta nel recepire diversi emendamenti che avevano sempre l’obiettivo di riduzione delle tasse, ma non è stata coraggiosa nel condividerne altri che avrebbero dato uno scossone concreto circa l’abbassamento del livello della pressione fiscale, che a mio avviso rimane alto. Avrei voluto che si abbassasse del 20 per cento la TARI per tutte le utenze non domestiche,attività produttive,commerciali ecc ecc…,e ridurre l’aliquota IMU almeno del 10 per cento, perché considero una vera elemosina la riduzione voluta dalla maggioranza. La maggioranza si e’nascosta dietro un dito parlando di non disponibilità economiche quando non è stato ancora approvato il bilancio di previsione. Poi non si capisce come mai nonostante gli sforzi dei cittadini nell’attuare la differenziata, la tassa sulla nettezza urbana resta elevatissima”.
Mentre dal web abbiamo raccolto e riportiamo la dichiarazione di merito della consigliera 2.0 Tonia Mazzotta: “Ennesima dimostrazione di arroganza antidemocratica da parte della maggioranza. Nel Consiglio Comunale; tra i punti all’ordine del giorno c’erano da discutere e votare le mie due mozioni riguardanti: l’illegittima composizione della Commissione Bilancio sia nella presidenza che nella ripartizione dei membri componenti la stessa; la rinuncia da parte di tutti gli amministratori comunali (maggioranza e opposizione) a tutte le indennità cui hanno diritto in favore di un fondo di utilità sociale a sostegno dei bisogni delle famiglie squinzanesi più disagiate. Cinque ore per dilungarsi oltremodo e oltremisura su emendamenti che riguardano una scontistica infinitesimale delle imposte comunali e non certo in vantaggio delle povere famiglie, bensì di attività imprenditoriali futuribili e che esistono solo nei sogni demagogici degli attuali amministratori. Hanno pensato con queste riduzioni di dare un segnale alla popolazione , quando ben altro segnale sarebbe privarsi del soldo del gettone di presenza e degli stipendi vari della politica per fare qualcosa di concreto, non “prendendo di meno” ma “dando finalmente qualcosa” ( o restituendo finalmente qualcosa) alle famiglie di Squinzano. Io l’ho proposto un progetto simile e avrei avuto il piacere di illustrarlo e discuterlo, sia pure a costo del solito teatrino di sberleffi di chi non capisce e non sopporta la voce fuori dal coro che non si uniforma e non si sottomette ” all’ interesse”.Invece no, neanche il piacere di vederla bocciata questa mia proposta. No, la maggioranza subito prima della trattazione di queste mie mozioni si è dileguata in massa ,polverizzando così il numero legale e costringendo quindi la ” povera” presidente del Consiglio a dichiarare sciolta la seduta”
Dai rumors negli ambienti cittadini sembrerebbe che la Consigliera destituita, Fernanda Metrangolo, abbia preparato ricorso al provvedimento del Ministro Alfano; allo stato delle cose quindi parrebbe che il sipario sulle vicende che hanno visto la Città della Musica protagonista delle cronache non debba ancora calare.