Squinzano (Le) – Molti gli spunti di riflessione il giorno dopo le elezioni regionali riguardo gli attori della politica locale, alla luce dei risultati elettorali. Il confronto politico, fra le eventuali fronde della maggioranza, si è palesato in maniera inequivocabile come una debacle del candidato appoggiato apertamente dal Sindaco Miccoli, non tanto per il numero di voti raccolti dal candidato locale quanto per le aspettative sul voto.
Ecco in sintesi i risultati a Squinzano: Lucio Longo, che correva in una delle liste collegate al presidente Emiliano, 981 voti di preferenza; Annarita Taurino, candidata nella lista “Oltre” di Raffaele Fitto, 829 voti di preferenza; Mino Rollo, candidato con un’altra delle liste collegate a Michele Emiliano, 233 voti di preferenza. Il risultato più eclatante è sicuramente quello del candidato Lucio Longo, quello più deludente riguarda in maniera oggettiva la candidata Annarita Taurino. {gallery}Gallerie/Regionali2015squinzano{/gallery}
Al di là di qualsiasi strumentalizzazione, i fatti da considerare sono questi: a grandi linee l’amministrazione comunale in carica ha avuto il 24% dei suffragi, un punto su cui fermarsi un attimo poiché tale risultato è sicuramente inferiore alle aspettative. Ma se Atene piange, Sparta non ride; infatti il PD prende complessivamente 604 voti di preferenze con una sorprendente affermazione delle briciole Blasi e Capone che segnano l’ennesima battuta d’arresto della nomenclatura storica del PD locale.
In ultimo, ma non ultimo, non è da sottovalutare l’affermazione del Movimento 5 Stelle che ha raggiunto 850 voti per la sua candidata alla presidenza. Questi i fattori da tenere in considerazione nell’approfondita analisi del voto. Ognuno dovrà farsi carico di errori ed aspettative deluse e rammentare che a volte le briciole possono procurare probabili soffocamenti.