Ninella ha cinquant’anni e un grande amore, don Mimì, con cui non si è potuta sposare. Ma il destino le fa un regalo inaspettato: sua figlia si fidanza proprio con il figlio dell’uomo che ha sempre sognato, e i due ragazzi decidono di convolare a nozze. Il matrimonio di Chiara e Damiano si trasforma così in un vero e proprio evento per Polignano a Mare, paese bianco e arroccato di uno degli angoli più magici della Puglia. Gli occhi dei 287 invitati non saranno però puntati sugli sposi, ma sui loro genitori. Ninella è la sarta più bella del paese, e da quando è rimasta vedova sta sempre in casa a cucire, cucinare e guardare il mare. In realtà è un vulcano solo temporaneamente spento. Don Mimì, dietro i baffi e i silenzi, nasconde l’inquieto desiderio di riavere quella donna solo per sé.
A sorvegliare la situazione c’è sua moglie, la futura suocera, che a Polignano chiamano la “First Lady”. E’ lei a controllare e a gestire una festa di matrimonio preparata da mesi e che tutti vogliono indimenticabile: dal bouquet “semicascante” della sposa al gran buffet di antipasti, dall’assegnazione dei posti alle bomboniere – passando per l’Ave Maria – nulla è lasciato al caso.
Ma è un attimo e la situazione può precipitare nel caos, grazie a un susseguirsi di colpi di scena e a una serie di personaggi esilaranti: una diciassettenne che deve perdere cinque chili e la verginità; un testimone gay che si presenta con una finta fidanzata; una zia che da quando si è trasferita in Veneto dice “voi meridionali” e un truccatore che obbliga la sposa a non piangere per non rovinare il make-up. “Io che amo solo te” è un romanzo sulle gioie segrete, sull’arte di attendere e sulle paure dell’ultimo minuto. Tra ironia e commozione, quello di Luca Bianchini è un avventuroso viaggio sull’amore, che arriva – o ritorna – quando meno te lo aspetti, ti rimette in gioco e ti porta dove decide lui. Come il maestrale, che accompagna i tre giorni di questa storia, sullo sfondo di una Puglia dove regnano ancora antichi valori e tanta bellezza.