Una mafia di serie B, un fenomeno non preoccupante, addirittura la “quarta mafia” in ordine di importanza. Ed è così che grazie alla poca attenzione ed alla scarsa considerazione, la Sacra Corona Unita ha saputo espandersi e radicarsi in tutto il Salento, stringendo accordi con i clan della Camorra, di Cosa Nostra e della ‘Ndrangheta.
Ha saputo infiltrarsi nella politica, nelle aste giudiziarie ed imporre la sua supremazia in tutti i traffici illeciti che passano da una delle più belle regioni d’Italia, che oggi è in mano agli eredi di “nonno” Rogoli, il fondatore della SCU.
Mara Chiarelli, con la precisione della sua cronaca giudiziaria e con il coraggio in cui intinge la sua penna, restituisce, per la prima volta in modo organico ed impreziosito da interviste esclusive agli inquirenti, un quadro d’insieme degli affari e del sistema sociale della SCU. Dalla droga alle estorsioni, dalle scommesse alla green economy; Anna “morte” e le altre donne dei clan, le nuove leve, i “nipotini di Riina”.
Il racconto, rigoroso e documentato, di come, dal tacco d’Italia, la SCU possa, da un momento all’altro, spiccare il grande salto, mentre tutti continueranno a considerarla “inferiore”.