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Cara Ministra Stefania Giannini, cortesemente le scrivo a proposito del “bonus” ai docenti… di ruolo.
Ma che bella trovata! Gravoso compito quello del Comitato di Valutazione, per non parlare di quello che spetta al Dirigente!!! Tanti oneri e pochi onori, direbbe qualcuno che conosco. Intanto sospiro e penso… la tanto celebrata “Buona scuola” sta dimostrando di fare le cose “alla buona”. È un argomento che suscita il mio interesse, perciò rifletto e, come spesso accade, affido i miei pensieri a una penna e a un foglio.Personalmente credo che tutti gli Insegnanti che scelgono consapevolmente e con amore di fare questo lavoro, sono da “premiare” per il solo fatto che tutti i giorni lavorano, sperimentano, imparano e crescono nel silenzio delle loro aule, fianco a fianco con i loro studenti e non hanno certo bisogno di un “bonus” economico per incentivare la loro azione educativa e il loro impegno che, al contrario, una scelta così insensata rischia di ridicolizzare.
In qualità di maestra, penso che l’Azione Educativa di un insegnante sia quella di ideare e realizzare iniziative concrete atte a valorizzare la professione docente.
Sarebbe certo un bene approfittare di ogni possibile occasione per enfatizzare, rendere pubbliche e diffondere le opere meritorie di quanti operano nella scuola ogni qualvolta se ne presenta l’opportunità, ma con sistemi certamente meno lesivi del ruolo docente, all’interno di una sana e costruttiva competizione che incentivi la crescita ed eviti divisioni e conflitti inutili. Questo sistema ahimè, di proficuo, credo che produrrà davvero poco!
Mario Maviglia, in un bellissimo articolo ha scritto: “La buona scuola la fanno i buoni insegnanti, quelli che stanno in aula con il cervello e col cuore”! Come dargli torto!!!
Queste scelte invece “alla buona” da parte dei nostri governanti, nulla hanno a che vedere con la qualità dell’insegnamento. Io penso che la scelta di formare un Comitato di Valutazione all’interno delle scuole e lasciare allo stesso facoltà di proporre un candidato anziché un altro, (meritevole poi di cosa?) rischia di compromettere il futuro della Scuola italiana nonché limitare seriamente la libertà di insegnamento!
E infatti mi chiedo ancora: quale sprovveduto collega o tanto più genitore, privo di qualsiasi competenza specifica,si spingerebbe tanto da avanzare proposte per l’assegnazione del “bonus” al docente? Secondo me nessuno che abbia un minimo di buon senso, oserebbe tanto.
Io preferisco la Scuola di antica memoria, la Scuola in cui da insegnante ho sempre lavorato al meglio e continuerò a farlo, ma solo perché ho un alto Dovere civile e morale, quello di formare gli uomini di domani.
Mi piace la Scuola che si aggiorna ma rimane agganciata al passato per evidenziare un presente proteso al futuro. Una Scuola dunque che si vanta di avere un esercito di bravi insegnanti,sensibili e attenti,capaci di “fare scuola”,con la più alta gratificazione,quella di lavorare con i bambini o con i giovani,fonte inesauribile di creativa vitalità.
Cara Ministra, cortesemente, mi creda.