Trepuzzi (Le) – Si è concluso in maniera eccellente, il progetto “Bande a Sud – Suoni tra due mari” iniziato il 7 agosto con Bande a Sud Kids, che ha proposto una serie di eventi musicali di vario genere, e nei giorni 12 e 13 con la Fiera Tipica Mediterranea – Street food salentino, valorizzato e promosso il territorio con le sue eccellenze. Un’iniziativa giunta alla sua XII Edizione, che il Direttore artistico Gioacchino Palma ha voluto intitolare “Collisione”. “Una collisione che ha favorito l’incontro” come ha sottolineato Giuseppe Maria Taurino, sindaco di Trepuzzi, che ha ricordato anche l’importante e necessaria sinergia con il parroco don Luca Bisconti; mentre, l’assessore alla Programmazione e Bilancio, Bande a Sud, Giuseppe Rampino, ha ringraziato tutti coloro i quali si sono prodigati per la buona riuscita del festival, dal Comitato promotore costituito dal Comune di Trepuzzi, Comitato Feste patronali e Gal Valle della Cupa, alla parrocchia Maria SS. Assunta, al Comando di Stazione dei Carabinieri, al Comando di Polizia Locale, ancora, dalla Protezione Civile agli addetti della Safety & Security, all’Associazione “Di Ritorno” per la campagna di comunicazione del Festival e coloro i quali si sono occupati della logistica, sottolineando che “il successo di Bande a Sud è corale, e grazie a tutti e tutte, oggi questo evento, rappresenta uno dei più importanti progetti del nostro territorio”. L’evento è stato inclusivo ed ecosostenibile grazie ad “EcoFesta” ed “AbilFesta”. Per l’occasione era anche presente Caterina Musio, Vicepresidente Nazionale associazione interpreti ANILIS, Interprete e Performer L.I.S, specializzata non solo a “tradurre” il testo delle canzoni con la gestualità delle mani ed il labiale ma, attraverso il movimento, restituirne il senso ritmico, spesso catalizzando l’attenzione anche del pubblico udente, per la sua “eleganza ed armonia”.
Ad aprire la serata è stata l’Orchestra Terra del Sole, diretta dal M° Enrico Tricarico con un brano orchestrale di sua composizione intitolato “Tormento”, che ha improvvisamente silenziato il festoso vociare delle numerose persone presenti in Largo Margherita, e creata quella giusta atmosfera di attesa. Poi, finalmente lei, Antonella Ruggiero, con un completo nero impreziosito sulla giacca, da una raffinata bordura verde a fantasia. Inutile sottolineare la grandezza della Ruggiero che grazie alla sua ampia estensione vocale, nel corso della sua lunga carriera, iniziata nel 1975 con il gruppo dei Matia Bazar, ha interpretato canzoni di diverso genere musicale, dal sacro al jazz, dal blues al soul, dalla musica popolare a quella classica e contemporanea.
“Amore mio dove sei, non senti che, io sono qua. Mi farò ancora più piccola se tu non sarai qui con me”. Queste, parte delle parole di “Amore lontanissimo” il primo brano proposto, scritto da lei e dal marito Roberto Colombo, presentato nel 1998 come cantante solista al Festival di Sanremo. Segue “Solo tu”, canzone famosissima dei Matia Bazar, dell’album “L’oro dei Matia Bazar” uscito nel 1977. Il brano successivo, il cui testo è di Cesaria Evora dell’isola di Capo Verde, è “Linda Mimosa”. L’interpretazione che la Ruggiero offre de “La canzone dell’amore perduto” di Fabrizio De André (1966), è particolarmente struggente, subito seguita da “Vacanze romane”, dei Matia Bazar, 1983, scritta da Aldo Stellita e musicata da Carlo Marrale. A sottolineare la capacità vocale della cantante e il facile passaggio da un genere ad un altro è “Kyrie” un brano all’interno di Missa Luba, composto ed eseguito nel 1958 dal frate francescano Padre Guido Haazen e pubblicato nel 2004 all’interno dell’album Sacrarmonia Live di Antonella Ruggiero. Ancora, molto intensa, l’esecuzione vocalizzata di “Aria sulla quarta corda”, arrangiamento di August Wilhelmj del secondo movimento della Suite orchestrale n.3 in re maggiore di Johann Sebastian Bach, cui segue “Per un’ora d’amore” singolo del 1975 dei Matia Bazar, particolare nota di merito all’Orchestra Terra del Sole che ne ha valorizzato la ritmica, esaltandola. La canzone “Cavallo bianco” inizia con un assolo del pianista partenopeo Lino Pariota, ospite dell’Orchestra, il brano dei Matia Bazar è del 1976 e si conclude evidenziando le particolari doti artistiche di Giuseppe Pica alla chitarra, Tonio Giorgini al basso, Roberto Duma alla batteria (musicisti stabili dell’Orchestra Terra del Sole). “Cosa farai stanotte? Come sarà il domani? Coraggioso amore non aver paura”, la decima canzone è “Occhi di bambino”, del 2001, dedicata ai bambini, in particolare, quelli segnati dalla sofferenza e dalla paura delle bombe. L’artista Ruggiero si sofferma sul tema della guerra, causata dalla stupidità degli uomini, mentre il pubblico grida “Antonella sei unica”. Ancora, “Echi d’infinito”, il singolo scritto da Mario Venuti e Kaballà, pubblicato nel 2005 e presentato, nello stesso anno, al Festival di Sanremo. Col dodicesimo brano, la Ruggiero ricorda quando da giovane disegnava ed ascoltava le canzoni della PFM, di cui canta “Impressioni di settembre”. Le ultime due canzoni: “Ti sento” dei Matia Bazar del 1985 e “Guantanamera” di Compay Segundo, all’interno della quale vale la pena ricordare una frase, che recita “chi non sa dovrebbe imparare”. Il concerto di Antonella Ruggiero si conclude tra lacrime e sorrisi, perché ogni canzone eseguita raggiunge il cuore, per la forza delle parole e l’immensa capacità interpretativa. “La musica -dice Antonella Ruggiero- è per tutti ed è di tutti”.
A mettere la ciliegina sulla torta è l’Orchestra Terra del Sole che grazie alla professionalità dei suoi componenti, tra i quali Luca Gorgoni, violino di spalla e Luigi Botrugno alla Keyboard, non solo ha accompagnato i brani di una grande artista quale Antonella Ruggiero, ma messo in luce una bella e significativa realtà del nostro territorio.
L’Orchestra Terra del Sole ha assunto questo nome per rendere incisivo ed evidente il riferimento al Salento, terra dalla quale provengono i musicisti che compongono l’Orchestra, diretta sin dal primo concerto del 2010 dal M° Enrico Tricarico. La compagine porta in scena programmi musicali di musica classica, jazz, tango, colonne sonore, lirica, world music e brani inediti. Tra i numerosi eventi ai quali è stata invitata ricordiamo il Festival “Magliano ti amo”, il Festival “Notte della Taranta” e lo storico “Premio Barocco” L’Orchestra del Sole ha recentemente tenuto concerti in Germania e in Albania ed è stata insignita del premio Terra del Sole Award.
Enrico Tricarico è pianista e compositore. Compie gli studi musicali presso il conservatorio di Bari. La sua produzione conta attualmente un centinaio di titoli, dove si distingue, sulla soglia della tradizione, per un esclusivo linguaggio moderno, istruito e raffinato. La sua musica è stata eseguita in numerosi festival e teatri da autorevoli interpreti ed è pubblicata e incisa su vari CD (edizione Glissato, Studiomusicalicata, Maffucci music). Numerosi i concerti come solista e in ensemble, in Italia ed all’estero. Come pianista e compositore ha collaborato con l’Orchestra dell’Opera di Tirana, la Diabelliorchester del Musikum di Salisburgo e il Lumina ensemble. Ricerca, studia e promuove la cultura autoctona attraverso pubblicazioni, incisioni discografiche e numerosi saggi pubblicati su riviste culturali. È organista della Basilica Cattedrale Sant’Agata di Gallipoli ed è docente presso il Liceo musicale- coreutico Enrico Giannelli di Parabita (Le).