Per chiunque assista ad un concerto è raro non lasciarsi sedurre dal fascino della figura del direttore d’orchestra. Si pensi che per il suo ruolo prestigioso di demiurgo e di leader, ancora oggi rappresenta un sogno per molti musicisti e non mancano “primati” di vario genere, tanto da imbattersi ancora oggi in definizioni pseudo-propagandistiche come “il direttore più giovane” o “la prima donna direttrice d’orchestra”.
Qualcuno lo diventa assai presto, spesso grazie ad un carisma naturale, mentre altri salgono sul podio solo dopo un lungo e difficile percorso di studi; alcuni si impongono da subito iniziando una carriera fulminea che dura per tutta la vita, invece altri, per diversi motivi, terminano questa esperienza e non si sente più parlare di loro.
Non mancano inoltre molti che si improvvisano pensando che per dirigere un’orchestra basti l’istinto e la pratica, con il risultato, il più delle volte, di limitarsi solo ad assumere la funzione di metronomo tanto che Kurt Redel ha scritto il volume Battere il tempo o dirigere? Fondamenti della direzione d’orchestra.
A ricordare quanto sia importante una seria preparazione in ogni attività umana, già in tempi remoti il genio di Leonardo affermava: «Quelli che s’innamorano di pratica, sanza scienza, son come ‘l nocchiere, ch’entra in navilio sanza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada».
Per venire incontro ai molti aspiranti direttori, o per chi trova necessaria una conoscenza direttoriale a livelli e ambiti diversi nelle varie esperienze con la musica, segnaliamo l’interessante volume di Fabrizio Dorsi: Elementi di direzione d’orchestra, Casa Musicale Eco, Monza, 2018, pp. 140.
L’autore, musicista e studioso molto preparato, è uno dei pochi direttori d’orchestra, nel panorama nazionale, che sanno essere ottimi didatti, tanto che Donato Renzetti, direttore e maestro della disciplina di fama internazionale, accennando alle sue perplessità iniziali come didatta, scrive nella prefazione: «fin dall’inizio mi sono reso conto che era proprio ciò di cui avrei avuto bisogno tanti anni fa».
Il testo fornisce i principi essenziali ed è diviso per i seguenti capitoli:
Prolegomeni
Studio della partitura
Principi di tecnica gestuale
La concertazione.
Seguono tre Appendici e i Riferimenti bibliografici.
Nel complesso il testo risulta molto chiaro ed esaustivo nella trattazione con un’impostazione scientifica, offrendo altresì analisi di partiture, esercizi, suggerimenti uniti a piccoli segreti del mestiere che, nell’insieme, evidenziano la grande esperienza dell’Autore.
Consiglio vivamente questo interessante volume sia a coloro che vogliono accostarsi seriamente allo studio della direzione d’orchestra che a quanti desiderano “scoprire” ed avvicinarsi al pensiero maieutico applicato alla musica.