Il punto di vista
23 provvedimenti di DASPO, l’interdizione all’accesso alle manifestazioni sportive voluta dal ministro Roberto Maroni, a carico di altrettanti tifosi del Lecce. È questo il provvedimento, giunto a seguito della conclusione delle indagini coordinate dalla DIGOS del capoluogo riguardo gli incidenti che hanno accompagnato la “dipartita” del Lecce, stagione 2012/13 nella finale di ritorno del “Via Del Mare” contro il Carpi.
La notizia degli incidenti del 16 giugno ebbe subito una ribalta nazionale e, fisiologicamente, partì il tam-tam dei media e dei social con un coro, all’unisono, di condanna ferma e perentoria sull’accaduto. Lecce, il Salento, la Puglia e l’Italia gridarono subito giustizia contro “le bestie”, i cui nomi, cognomi e volti ben stampati, si macchiarono di aver messo “a ferro e fuoco una città”. Le indagini preliminari a cura del GIP portarono alla scarcerazione, che durava da giugno, di tre elementi, agli arresti domiciliari quattro ed alla conferma della custodia cautelare altre tre di loro.
La vicenda della lotta serrata e feroce contro “le bestie” di Lecce-Carpi raccoglie in pieno il leitmotiv del nostro paese: Italiani popolo di santi, navigatori, demagoghi perbenisti e giudici onniscienti e sempre dotti su ogni argomento. C’è stato chi anche, forse sentendosi unto dai sacri olii dell’unicità e dell’autenticità del tifo, ha descritto, naturalmente con pseudonimi e dietro le forti sbarre di una tastiera, la Curva Nord come la vergogna del tifo leccese.
In ogni caso la gestione della storia si è mostrata condita della tipica salsa leccese dell’apparire, ostentare ed ancora apparire, ma insaporita da ben poca sostanza.
In questa città è bello criticare, disprezzare sia senza dare un rimedio reale al problema, che si parli di sport, politica, società, economia; per questo è tanto bello, chic e facile rinchiudersi nelle proprie “cricche” elitarie; perché pensare ad un gruppo di poveri illusi che trovano il loro piacere nel tifare la squadra della propria città invece che seguire il facile paradigma del rifugio nella squadra vincente per non macchiare il tipico stile di vita di questa città fatta solo di professionisti (?) e vincenti (?).
Sovente, nelle conferenze stampa di giocatori nuovi arrivati e non, sentiamo dire: “Noi siamo il Lecce, una piazza importante che non deve temere nessuno”. Va bene la storia, il blasone che potrebbe contraddistinguerci in questi campionati di Lega Pro ma, numeri alla mano, abbiamo davvero una tifoseria ampia ed attaccata (numericamente parlando) alla squadra tale da rendersi estranea a chi occupa il settore di “bestie”?
A tal proposito si veda l’andamento della campagna abbonamenti che, con tutte le giustificazioni del caso rappresentate da trend economici, non entusiasmante (l’esperienza dell’anno scorso con la squadra infarcita di nomi non ha insegnato niente?) campagna di rafforzamento dell’organico e chi più ne ha più ne metta, si presenta come la più fiacca degli ultimi anni. Oltre ai precedenti fattori già elencati, pesa come una mannaia per la forza del tifo leccese, la chiusura della Curva Nord per le prime tre partite casalinghe. Numeri, numbers, nùmeros…
Pertanto, guardando quella curva vuota, un tempo ribollente di passione, di colore, capace di trascinare l’intero stadio al suo seguito, al calcio d’inizio di Lecce – L’Aquila un pensiero scatterà subito nella mente di molti affezionati: “Forza Lecce, vinci anche per le tue “bestie”.
La società guidata dalla famiglia Tesoro si è comunque prodigata per assicurare agli abbonati di Curva Nord la visione delle prime tre partite casalinghe del campionato, che vedranno il Lecce impegnato contro L’Aquila, Catanzaro e Barletta. Il Lecce, a seguito della decisione negativa della Corte di Vigilanza che ha impedito l’apertura del settore dei Distinti nord-est debitamente riservato ai tifosi abbonati in Curva Nord, ha fissato una tariffa di prezzo popolare agli abbonati della Nord intenti ad acquistare un biglietto per gli altri settori. Di seguito i prezzi dei biglietti, acquistabili presso l’associazione Salento Giallorosso di Viale della Libertà 163, previa esibizione dell’abbonamento sottoscritto per la stagione in corso:
Tribuna Est € 3,00
Centrale Inferiore € 10,00
Centrale Superiore € 16,00
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