La splendida e panoramica litoranea (strada provinciale 358), che corre da Otranto al Capo di Leuca custodisce alcuni misteri…
All’altezza più o meno del km. 13 della stupenda strada costiera vi è una biforcazione, proprio in prossimità di un insediamento turistico assai conosciuto e suggestivo.
Una delle due vie, parallele alla litoranea, conduce appunto ad una importante struttura ricettiva; l’altra è soltanto una stradina asfaltata, lunga forse 20 o 30 metri; costeggiata da fichi d’India e altra bella vegetazione tipicamente salentina.
Ma questa stradina anonima, che non conduce in nessun posto, perché è tronca e chiusa, riserva un misterioso fenomeno, tuttora inspiegabile o spiegato con molteplici argomentazioni (per meglio dire, illazioni).
Se con l’automobile si imbocca la stradetta e ci si parcheggia alla fine di essa, a motore acceso e ‘a folle’, si assiste e si è protagonisti di un fatto stranissimo: il veicolo fa marcia indietro da solo e risale verso l’inizio della strada, muovendosi parallelamente alla litoranea, finché non raggiunge l’originario piano stradale.
Le spiegazioni, che si è tentato di dare, del mistero sono le più svariate : si tratterebbe – a seconda delle ‘scuole di pensiero’ sul punto – di un falso piano, di una falsa pendenza, di un’illusione ottica, di un difetto dell’automobile, di un errore del conducente della vettura, di un campo magnetico terrestre …
Insomma, la fantasia e gli sforzi ‘interpretativi’ sono davvero sorprendenti e mai concordanti, perché quella anonima, brulla e incompiuta stradina non finirà mai di sorprendere ed intrigare chi vi si reca incuriosito.
In più, sempre in zona quasi, tra Minervino e Giuggianello, identico fenomeno si riscontra sulla stradina che conduce alla Chiesa della Madonna della Serra, antico luogo di culto rupestre che, non a caso, è considerato ideale per compiere gli esorcismi necessari a liberare le giovane fanciulle possedute dal demonio.
Esiste, dunque, indubbiamente una Puglia esoterica e il Salento è sicuramente terra di magiche sinergie, così com’è compreso tra i due mari, ovvie fonti di contrapposte energie della natura.
Non a caso, seguendo la c.d. “via Regina”, si può assaporare il tratto magico della terra più estrema d’Italia, caratterizzata da luoghi sacri, che racchiudono tanta simbologia esoterica e che sono tra i punti nevralgici del pianeta Terra, veri e propri nodi energetici o chakra della Terra, centri di connessione, anelli di congiunzione tra l’ umano e il divino.
Piace pensare che quella strada provinciale costiera sia proprio un luogo magico; e non solo per la maestosa bellezza del paesaggio.