Nel centro più suggestivo ed antico di Brindisi esiste una sorta di singolare ed inaspettata ‘sovrapposizione’ di edifici.
Sotto al Teatro Comunale “Nuovo Teatro Giuseppe Verdi” sono, infatti, perfettamente visibili dall’alto (grazie al pavimento trasparente del foyeur), visitabili e conservati i resti di un antico e pregiato insediamento romano (attraversato da una strada basolata; con resti di pavimenti a mosaico e di un impianto termale di fine I sec. a.C.), che ha un seguito naturale all’interno del Palazzo Granafei Nervegna, poco distante.
Parliamo dell’attuale area archeologica di San Pietro degli Schiavoni, dov’è presente una chiesa dedicata al Santo, frequentata dagli originari slavi e albanesi (“Schiavoni”), ivi residenti dalla seconda metà del XV secolo, composta da un dedalo di viuzze, vicoli, piazzette e case “a cannizzi” (ossia in travi di legno e canne), e dove nei primi anni ’60 vi furono importanti demolizioni, a seguito delle quali emerse la Brindisi dell’epoca romana.
Il Teatro Comunale “Nuovo Teatro Giuseppe Verdi”, capienza 1.172 posti a sedere, opera dell’architetto Enrico Nespega, inaugurato il 20 dicembre 2006, ma progettato negli anni ‘70, è stato inaugurato ben tre volte : nelle prime due volte è stato dichiarato inagibile per inadeguatezza delle infrastrutture interne; mentre, nel 2006 è stato finalmente inaugurato con un concerto diretto da Riccardo Muti.
Questo Teatro in acciaio è definito, a ragione, “Teatro sospeso”, proprio perché al di sotto di esso esiste l’antico insediamento archeologico romano, la c.d. “insula”, distrutta dal terremoto del 3 dicembre 1456, si sviluppa su una superficie complessiva 4.500 metri quadrati e un volume di 40 mila metri cubi, fra platea (con 738 posti a sedere) e due gallerie (rispettivamente con 351 e 83 spettatori), ed ha uno dei palcoscenici più grandi d’Italia, largo 25,50 mt, profondo 18 mt e alto 20 mt; un boccascena largo 15 mt e alto 6 mt, adattabile a tutte le rappresentazioni, favorite da un’acustica ottima, dovuta a pannelli di ciliegio sistemati lungo i lati della platea.