“The Christmas show” è il titolo del film di Alberto Ferrari presentato durante l’incontro stampa di giovedì 17 Novembre, presso la sala conferenze dell’Hotel Risorgimento, a Lecce. Un film natalizio, ispirato alle Commedie di Frank Capra, all’interno del quale si sviluppa una storia familiare, una madre sola con i suoi due figli e le difficoltà del vivere quotidiano, ed un reality. Come in tutte le “fiabe”, ogni disagio si trasforma in opportunità, in questo caso, rappresentata dall’ incontro con il vicino di casa Pierre (Raoul Bova), che farà nuovamente battere il cuore di Sofia (Serena Autieri).
Raoul Bova, arriva con l’ausilio di stampelle, reduce (lo spiega rispondendo alla domanda del critico cinematografico, giornalista e autore Enrico Magrelli), da un piccolo intervento, per rimuovere i chiodi di un incidente risalente a qualche anno fa. Nel salutare i presenti, manifesta il piacere di essere tornato nella splendida Lecce e di aver approfittato di questo evento per godere di un breve momento di relax.
Il film, sottolinea il Direttore Alberto La Monica, presentato al Festival del Cinema Europeo, nello stesso giorno uscirà in tutte le sale cinematografiche, è particolarmente bello e valorizza il territorio salentino, visto che è stato interamente girato tra Lecce e Nardò, grazie alla collaborazione di Apulia Film Commission ed il Patrocinio della città di Lecce. Magrelli ricorda l’intervista della giornalista Gloria Satta del Messaggero, nella quale si definisce Bova un “attore disastroso”. Raoul sorride ed ironizza sulla sua iniziale unica espressione facciale, un po’ alla Clint Eastwood, dice di averne, col tempo, imparato altre due o tre. Racconta di aver intrapreso questo mestiere a soli 19 anni senza sapere nulla e di aver iniziato a studiare senza però soffermarsi troppo sulla tecnica, piuttosto sui sentimenti, quelli che nonostante le critiche, in qualche modo giungono al grande pubblico, che premia la sua sincerità e capacità di immedesimarsi al personaggio. Il ruolo affidatogli, non è quello principale, tuttavia “avere un ruolo secondario era ciò che cercavo in questo momento, qualcosa di leggero che mi permettesse di godere delle piccole cose”. Il cast è importante: Francesco Pannofino, Tullio Solenghi, Ornella Muti, per citarne solo alcuni. Un film corale, nel quale ogni ruolo è funzionale all’altro e dove “anche” un ruolo secondario o “una ripresa sfocata può” essere ancora più impegnativa per riuscire ad arrivare al pubblico e “regalare”, com’è giusto che sia, “emozioni”.