Lecce – Nel 2014 Francesca Miccoli, punta di diamante dell’etichetta discografica leccese (e omonima scuola di musica) Arca Del Blues, ha realizzato uno dei sogni della sua vita: cantare sul palcoscenico più importante dello stivale, quello dell’Arena di Verona, e trionfare con la sua “Il Carillon dei Compromessi” al Festivalshow, ormai ampiamente riconosciuto come erede di quello che era l’itinerante Festivalbar.
Tutto questo succedeva quasi un anno fa, ma rischia di ripetersi, dal momento che il Salento e la realtà dell’Arca del Blues continuano a rivelarsi fucina di talenti che si stanno facendo strada nel panorama musicale nazionale. Pochi giorni fa, infatti, si sono svolte a Caorle (Ve), le selezioni per il Festivalshow 2015, un casting finale che aveva lo scopo di eleggere dodici finalisti in mezzo a centinaia di concorrenti.
La “squadra” leccese, proveniente dall’Arca del Blues, accompagnata come di consueto dal direttore Nando Mancarella, e dal figlio Francesco (autore del brano vincitore dello scorso anno, portato al successo da Francesca Miccoli, e le cui composizioni sono state inserite nella compilation “Klasseuno”), era composta da cantanti e band provenienti dalle province di Lecce e Brindisi, in cerca di un posto per avvicinarsi sempre più al sogno di esibirsi all’Arena di Verona. Serena De Simone, Alessia Orlandini, Francesca Renna, Francesco Spedicato, Elisa Madaro, Cesare Montinaro, Martina Pianura, Chiara Uglia, Alessia Martis, Radiophonica, Martina Muci, Andrea De Lumè, Annalisa Mancarella, Kayssah, Ester Fanciullo, questi i nomi dei concorrenti che si sono esibiti a Caorle davanti a una giuria d’eccezione, composta da Mogol, Dodi Battaglia, Dario Salvatori e dal Maestro Adriano Pennino.
Su dodici finalisti assoluti, ben due sono stati scelti tra i ragazzi dell’Arca del Blues: Ester Fanciullo, dalla vocalità raffinata e particolare, e i Kayssah, gruppo di San Pancrazio Salentino (Br) composto da cinque ragazzi che sulle orme di Michael Jackson e Bruno Mars vorrebbero portare il funk in Italia. Ancora una volta la capacità e il talento di questi ragazzi hanno dimostrato che seminare, sacrificarsi, e credere nei propri sogni, ripaga sempre. Il tifo si alza, quindi, per Ester e i Kayssah: la strada per l’Arena di Verona è sempre più vicina!