Salice Salentino (Le) – Sogni che diventano realtà. Favole che prendono vita, animate dall’entusiasmo e dal talento di circa settanta ragazzi, che dal 2009 hanno contribuito a far crescere la Compagnia della Piccola Luna, una vera e propria compagnia di musical, che allestisce spettacoli su spettacoli, coinvolgendo ragazzi dai 4 ai 19 anni, che vince premi su premi alle competizioni nazionali, e che realizza ogni produzione con le proprie forze, dall’adattamento dei copioni, alla creazione delle scenografia, al confezionamento dei vestiti di scena.
Tutto questo grazie alla creatività e l’entusiasmo di Giancarlo Scardia, che di professione fa il docente, un uomo su cui, a detta dei suoi ragazzi, “non è possibile dire cattive parole”. Noi di Paise Miu siamo andati a trovare i ragazzi della Compagnia della Piccola Luna durante una sessione di prove del loro spettacolo, “La Bella e la Bestia”, in scena a Lecce domenica 17 maggio, alle ore 16, presso il Teatro DB D’Essai.
La sede della Compagnia è a Salice Salentino, ed è una vera e propria scuola a 360°, con una sala dedicata alle lezioni di canto, una alle lezioni di recitazione, e una per creare le coreografie e fare le prove. “Tutto è nato nel 2009, quando ho realizzato uno spettacolo con dei ragazzi di scuola media, e mi sono reso conto che avevano del talento.” ci ha raccontato Giancarlo Scardia. Alcuni di questi ragazzi che hanno cominciato con lui l’avventura della Piccola Luna sono ancora nella Compagnia, hanno quasi diciott’anni, e anziché trascorrere i loro pomeriggi davanti al televisore o al computer, si dedicano alle prove degli spettacoli, che portano in giro ormai quasi in tutta Italia.
L’attività della Compagnia è aperta anche ai più piccoli, in età prescolare, i cosiddetti Pulcini, che si avvicinano a questo mondo del musical. Poi ci sono i due cast principali, quello degli allievi di età intermedia, che ha prodotto già “Il Mago di Oz” e “Alice nel Paese delle Meraviglie”, e quello dei “veterani”, tutti ragazzi liceali, che da grandi sognano di fare di questo passatempo una vera e propria professione, e che si portano perfino dietro i libri di scuola per restare al pari con lo studio senza rinunciare a una lezione di canto o recitazione. Sono ragazzi che hanno già tanta esperienza di palcoscenico, hanno messo su produzioni maestose, oltre alla “Bella e la Bestia” anche “Sister”, “Pinocchio”, “Peter Pan”, e hanno vinto anche tanti premi nazionali e borse di studio ai concorsi di musical più famosi d’Italia.
La Bella e la Bestia, che andrà in scena a Lecce, è forse il loro spettacolo più maestoso, che vede in scena 25 performer. Martina, che interpreta Belle, è una ragazza bruna di diciassette anni, con la voce cristallina e la voglia di proseguire gli studi di canto: la canzone a cui è più legata è “The Wizard and I”, tratta dal musical Wicked, che ha portato in giro a diversi concorsi. Mattia, anche lui diciassettenne, interpreta Gaston, l’insolente corteggiatore di Belle, ha una voce profonda ed è visibilmente abituato a stare sul palcoscenico, tant’è che spera di poter un giorno fare del musical la sua professione. E poi Manuel, Martina, Simona (che quest’anno ha gli esami di maturità e si porta dietro i libri di fisica, che ripassa fra una canzone e l’altra), il piccolo Luvi, che ha il ruolo della tazzina Chicco, e tantissimi altri ragazzi, tutti accomunati da una passione e da un sogno: cantare, recitare, poter portare in scena le loro storie preferite, quelle della loro infanzia, trasmettendo emozioni al loro pubblico e alle loro famiglie, sempre presenti.
Una realtà che sembra un po’ una fiaba, quella della Piccola Luna, ma che richiede un grandissimo impegno alle spalle. Persino le scenografie sono completamente realizzate dallo staff, alberi costruiti con i sacchi di iuta del caffè, vestiti imponenti che i ragazzi riescono a indossare con nonchalance anche quando ballano. Tutto con le loro forze, tutto con le loro mani, e Giancarlo Scardia non può che essere fiero dei suoi ragazzi. Ai quali trasmette ogni giorno le tecniche del canto, della recitazione, ma soprattutto il coraggio di impegnarsi, di credere nel proprio talento e in quello che si fa. E solo così che i sogni diventano realtà!