La Francia in scena con Pier Luigi Epifani e Vincenzo Rana

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12939472 10207578692044221 1840146443 nLecce – Venerdì, 22 Aprile, alle ore 20:30, presso l’Auditorium del Conservatorio Tito Schipa, in via Ciardo, si terrà il terzo appuntamento dell’Erasmus Festival, la Rassegna concertistica dedicata a studenti e docenti che usufruiscono del programma di Mobilità Erasmus. Pier Luigi Epifani e Vincenzo Rana docenti rispettivamente di Pianoforte e Lettura della Partitura al Tito Schipa, proporranno un repertorio che batte interamente bandiera bianca, rossa e blu.

In apertura la deliziosa Petite Suite per pianoforte a 4 mani di C. Debussy che ci riporta ad un’atmosfera antica quasi fiabesca in cui si possono “vedere” attraverso la musica una gita su un battello (En Bateau), un corteo medievale (Cortège), una ballerina che balla un minuetto dentro un antico carillon (Menuet) e infine un gioioso balletto che raccoglie tutti i temi dell’opera attraverso un coloritura ritmica tipica del jazz (Ballet).

Seguirà Lindaraya scritto espressamente per due pianoforti da Debussy e pubblicata solo dopo la morte dell’autore. Il titolo deriva dal nome di una delle stanze giardino dell’Alhambra, e tutto il pezzo è pervaso da sonorità, moduli come il ritmo di habanera, clima emotivo che rimandano ad una Spagna esotica e lontana, spesso dipinta dallo stesso Debussy in altre opere: in questo senso il brano sembra precorrere La Puerta del Vino dal secondo libro dei Préludes, raccolta di dieci anni successiva (1910-13).

Concluderà la prima parte Scaramouche, la suite composta da Milhaud per due pianoforti ed eseguita per la prima volta in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi l’1 luglio 1937 da due allieve di Marguerite Long, sua insegnante.

Concepita come rielaborazione di vecchie musiche di scena scritte per Le médecin volant di Moliere, si pone come un “pastiche” di idee brillanti, in cui espressioni jazzistiche e tinte latino-americane si mescolano liberamente in una musica spensierata, miracolosamente al riparo dalle angosce culturali del suo tempo.

Concluderanno il concerto con il celebre Quinto Concerto per pianoforte e orchestra di C. Saint-Saêns, composto ed eseguito dal compositore come pezzo forte della serata di festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario del suo esordio come concertista: la ricorrenza cadeva nel 1896, giacché aveva debuttato solo undicenne. Scritto tra il 1895 e il 1896 a Luxor, in Egitto, durante uno dei consueti soggiorni invernali di Saint-Saëns nel Nord Africa,  il Concerto op. 103 porta i segni di queste peregrinazioni nel suo particolarissimo miscuglio di melodie orientali e spagnoleggianti, sposate con la quadratura della forma-sonata. Il finale, brillantissimo e tecnicamente assai arduo, vive di un’effervescenza ritmica tutta mondana, ma che con i suoi richiami teatrali, operettistici, e la sua cavalcata virtuosistica ha tutto lo charme della migliore musica francese.

L’ingresso è gratuito.

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