Lecce – Domenica, 6 dicembre, ore 19.30, il salone della biblioteca “R. Caracciolo” a Lecce ospita il Galà Lirico, serata di grande musica che offrirà al pubblico alcune tra le più belle pagine del repertorio lirico e da camera. L’appuntamento inaugura la nuova stagione di concerti promossa dal Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce. Protagoniste del galà: GLORIA DASCENSI (soprano), YLENIA LONGO (soprano) e ANNALISA RAGIONE (soprano), tre giovani interpreti che si avvicenderanno in un variegato programma vocale, col sostegno del M° VALERIO DE GIORGI al pianoforte.
Il concerto si aprirà con la preghiera della spaurita Anna “Giusto ciel, in tal periglio”, dall’opera seria Maometto II di Gioachino Rossini, che narra la guerra tra turchi e veneziani e la caduta della città di Negroponte. Seguirà l’aria “Quel sangue versato”, dal Roberto Devereux di Gaetano Donizetti, tragedia lirica del “Ciclo delle regine Tudor”, nella quale la regina Elisabetta, ossessionata dalle visioni del fantasma dell’amato Roberto, morto sul patibolo per tradimento, abdica a favore di Giacomo I.
Dopo il celeberrimo Preludio della Traviata di Giuseppe Verdi per pianoforte solo, ci si immergerà nella assoluta e coinvolgente bellezza del Lied “Von ewiger Liebe”. Dell’eterno amore, dai Vier Gesänge di Johannes Brahms, di “Tacea la notte placida”, aria di Leonora dal Trovatore di Giuseppe Verdi, e di “Casta Diva”, dalla Norma di Vincenzo Bellini, preghiera elevata alla luna dalla sacerdotessa dei Druidi.
Sarà poi la volta dell’Ouverture della Carmen di George Bizet, per pianoforte solo, e di tre canzonette in dialetto veneto dalla Regata veneziana dei “Péchès de vieillesse” di Gioachino Rossini: “Anzoleta avanti la regata”, “Anzoleta co passa la regata” e “Anzoleta dopo la regata”.
Il concerto proseguirà con la celebre aria-inno alla luna “Měsíčku na nebi hlubokém” Song to the Moon da Rusalka di Antonín Dvorak, nella quale la protagonista, figlia dello spirito delle acque, si augura che la luna preservi il sonno dell’amato principe. Chiuderà la serata “Senza Mamma”, straziante aria della protagonista di Suor Angelica, atto unico di Giacomo Puccini, capolavoro d’orchestrazione, d’intensità espressiva e introspezione psicologica.