Porto Cesareo (Le) – Si è svolta lo scorso mercoledì 19 Agosto la prima edizione dell’evento organizzato dalla “JG organizzazione eventi“, e patrocinato dal Comune di Porto Cesareo, “Porto Cesareo’s got talent “.
Lo show, presentato da Antonio Settanni e Gabriella Albano ed ispirato al programma televisivo noto a carattere internazionale, è cominciato a pochi minuti dalle 21 e ha subito colpito gli spettatori: si contavano oltre 3000 presenze. Venti i partecipanti, che si sono esibiti sul palco portando in scena varie performance: dalla danza classica ai balli caraibici, dal canto al musical, fino ad arrivare alla street dance.
Tante, infatti, le “crew”, ovvero squadre di ballerini autodidatta che hanno curato personalmente le coreografie interpretate. Quattro i giudici di gara, uno in più rispetto al format: Enrica Frassanito (Miss Salento 2014), il maestro di musica Marco Petrelli, docente presso Il covo di Mozart di Porto Cesareo, Giulio Rocca, attuale batterista di Alex Britti e il comico del Salento per antonomasia, Piero Ciakky, che non ha perso occasione per dare sfogo alla sua vena umoristica.
I giudici, dopo una prima selezione, hanno portato in finalissima solo 5 concorrenti: Sara Peluso, giovanissima promessa della danza classica, Aurora Panzanaro, piccola cantante dalla voce “importante”, i grintosi ballerini di balli caraibici Benedetta Indraccolo e Francesco Zaccaria, Raissa Del Prete, giornalista con la passione per il canto che ha avuto modo di esibirsi anche in noti contest televisivi, e Gabriel Trinchera, cantante e chitarrista milanese in vacanza a Porto Cesareo. Tra tutti questi incontestabili talenti, a spuntarla, secondo il parere della giuria, trovatasi inevitabilmente in difficoltà davanti a ragazzi così notevoli, l’unico non salentino, il dodicenne milanese. Gabriel Trinchera, ha affascinato tutti, non solo i giurati, per la voce pulita, lo stile un po’ alla Paolo Nutini e la bravura con cui faceva scorrere le dita sulla chitarra. È stata la freschezza con cui ha eseguito brani di un certo calibro, tra i quali uno del grande Paul McCartney, a convincere i giudici a premiarlo, aggiudicandosi così una borsa di studio che gli permetterà di continuare a coltivare questa sua passione.
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Non meno strepitosi gli ospiti: da Cesko degli Apres la Classe, che ha aperto la serata con un brano in francese, madrelingua del frontman del gruppo, all’artista del fuoco, Lilly Piccoli, che ha incantato grandi e piccini con una performance che ha unito la giocoleria al teatro d’altri tempi, con tanto di maschera. Ha, poi, spiegato, che il pezzo interpretato è stato tratto da uno spettacolo da lei ideato che prende il nome di “Araba Fenice”.
Dulcis in fundo, il momento acrobatico per eccellenza, Stefano Scarpa, vincitore della terza edizione di Italian’s got talent. L’atleta soprannominato “flag man” ha tenuto tutti col fiato sospeso durante la sua esibizione. Pochi centimetri in cui si concentravano armonicamente muscoli e forza, hanno volteggiato con una leggerezza ineguagliabile per circa 15 minuti su un palo di ferro: evoluzioni e equilibrismi hanno rubato la parola al pubblico che ha ripagato Stefano con un caloroso applauso. “Non conta vincere, ma partecipare. Invito tutti i ragazzi che hanno partecipato questa sera al talent a continuare a studiare, perché bisogna sempre esercitarsi per migliorare”, questo l’insegnamento che il giovane portento ha voluto regalare ai presenti.
Parentesi sociale e culturale della serata è stato un momento dedicato al femminicidio: una voce narrante ha introdotto un brano di Fiorella Mannoia, eseguito da due cantanti locali, Patrizia Cardellicchio e Lucilla Vario, mentre alcune donne adagiavano scarpe rosse sul palco. Sullo sfondo scorrevano le foto di tutte quelle donne vittime di una violenza generata da una cultura maschilista e arretrata; tra queste anche la piccola Sara Scazzi e Antonella Parente.
Media Partner: Foto Parente e Gabriele Emiliano