Un Festival diverso, innovativo – quest’anno più che mai – adatto a ogni generazione, leggero e divertente, ricco di ospiti di spessore, partendo dall’inimitabile Fiorello, passando per Roberto Saviano, fino all’attrice emergente Lorena Cesarini e alle strabilianti performance dei Maneskin e di Cesare Cremonini, per citarne alcuni. Un festival che ha celebrato l’unicità attraverso la rottura di ogni schema e il superamento di ogni stereotipo: basti pensare ai look provocatori e trasgressivi di Achille Lauro, La Rappresentante di Lista, Rkomi, un tempo proibiti su un palcoscenico di tale calibro, alla scelta di portare sul palco la poliedrica Drusilla Foer nelle vesti di co-conduttrice e alla decisione di far concorrere giovani e talentuosi cantanti provenienti dal mondo troppo sottovalutato di tiktok, come Matteo Romano. Tutto, dalla scelta degli ospiti fino ai look sfoggiati dagli artisti ha mostrato che anche il Festival di Sanremo, per anni copioso, impostato, “rigido” si è evoluto, arrivando a valorizzare ogni sana sfaccettatura della società odierna, abbattendo un muro di ipocrisia e apparenze.
Una costante però c’è. Negli anni passati, tanti salentini hanno calcato il palcoscenico di Sanremo: Alessandra Amoroso, i Negramaro, Dolcenera. Come sempre, anche quest’anno il Salento non manca: torna la firma del musicista di Casarano, Nico Verrienti, autore, insieme a Roberto Casalino e Francesco Sarcina, della canzone “Tantissimo” de “Le Vibrazioni”. Inoltre, impossibile non menzionare Emma, l’artista salentina tornata a Sanremo dieci anni dopo la sua ultima vittoria con il nuovo brano “Ogni volta è così”. In gara anche Irama, con una canzone nata proprio in Salento; “Ovunque sarai” questo il titolo del brano in cui l’artista ricorda una persona scomparsa attraverso i vari elementi della natura: l’aria, l’acqua, la terra e il fuoco. Proprio Irama ha dichiarato di aver scritto questa canzone in una notte, su una terrazza, mentre guardava il cielo e il mare.
Ma non è tutto. Il palco dell’Ariston ha ospitato la comicità irriverente di Checco Zalone, il comico barese i cui sketch hanno suscitato l’ilarità di alcuni e sono stati fortemente criticati da altri e l’umorismo fine e divertente di Maria Chiara Giannetta, la giovane attrice foggiana protagonista delle serie RAI “Don Matteo” e “Blanca”, co-conduttrice di Amadeus per una serata. Ma il Salento ha rubato la scena anche attraverso profumi e colori con Michele Plati, un fioraio di Parabita, il quale si è occupato dell’allestimento floreale di ogni serata e dei mazzi di fiori offerti all’Ariston.