Lecce – Non bastano le molte occasioni raccolte e una prestazione a tratti confortante su un campo ostico come il “Massimino” di Catania. Il Lecce torna a casa a bocca asciutta e a trionfare sono i padroni di casa, vittoriosi per 2-0 a seguito di un micidiale uno-due innescato dall’autorete di Tsonev e raddoppiato dal gol di Di Grazia. A permettere il successo alla compagine catanese però è stata la prestazione sontuosa del portiere Pisseri e del centrocampista adattato in difesa Di Cecco. Il primo ha compiuto almeno tre parate salva-risultato ed il secondo ha letteralmente annullato Torromino.
Bleve 6: Può poco su entrambe le segnature incassate. Beffato inesorabilmente dal tocco di Tsonev, è bruciato dal gran destro di Di Grazia. Prima dei gol, risponde bene agli squilli del Catania.
Vitofrancesco 6: Alimenta molte azioni sulla destra, porgendo a Caturano, a fine primo tempo, il pallone del potenziale vantaggio, poi sprecato. Nella ripresa si fa vedere in numerose azioni, sbaglia pochissimo.
Drudi SV: S’approccia bene alla partita con puntuali chiusure ma è costretto al forfait dopo un quarto d’ora a seguito di un guaio muscolare.
(17’pt Cosenza 6: Rileva Drudi e tiene lontani dall’area gli attaccanti avversari a modo suo, con interventi rudi ma efficaci. In proiezione offensiva, per poco non si traveste da attaccante quando coglie il palo con un piattone dal limite.)
Giosa 5: Impeccabile negli anticipi, mette la museruola a Calil e tiene alta la difesa. Partita da 7? Purtroppo no. Ci mette lo zampino nell’occasione dell’autogol e chiude tardivamente Di Grazia che sbuca dalla sinistra nell’episodio del raddoppio.
Ciancio 5,5: La fascia sinistra del Catania lo mette a dura prova, lui boccheggia. In avvio, sfiora il gol di testa.
Lepore 5: Giornata no per lui. Non riesce a dare velocità alla manovra offensiva, sbaglia qualche tocco ed è inghiottito dai movimenti dei centrocampisti avversari.
Arrigoni 5: Ai margini della partita per lunghissimi periodi. Il Lecce centralmente gestisce poco e niente. Mancano le sue verticalizzazioni.
(28’st Vutov SV)
Mancosu 5,5: Il Catania gli concede meno spazio per le sue giocate, lui fatica a trovare il bandolo della matassa e non risulta decisivo.
Pacilli 5,5: Spesso mette in apprensione gli avversari con le sue discese, ma alla lunga perde smalto e Padalino lo sostituisce. Era al rientro dall’infortunio.
(21’st Tsonev 5,5: Il coinvolgimento nell’episodio che spacca in due la partita e quache appoggio sbagliato con i suoi in svantaggio. Era difficile fare bene in questo contesto.)
Caturano 6: Con rabbia e con talento, prova a mettere la sua firma alla partita finché ha benzina nelle gambe, recuperando palloni impossibili e cercando di far male alla difesa etnea anche da solo. Super-Pisseri gli dice no.
Torromino 4,5: Un gran tiro respinto da Pisseri, poi il vuoto. Di Cecco lo annulla senza sbavature e lui si spegne di botto.
All. Padalino 6: La prestazione del Lecce non è stata negativa, ma quello del poco cinismo sottoporta, al netto della prestazione sontuosa del numero 1 avversario, rischia di diventare un grosso problema. I giallorossi, di certo, non sono una squadra condannare a vincere e stravincere in ogni dove in questo campionato, ma incassare un 2-0 così cocente fa male, soprattutto vedendo quanto prodotto dalla cintola in su. Le prestazioni insufficienti di qualche elemento chiave hanno poi, inesorabilmente, fatto pendere l’ago della bilancia dalla parte del Catania.
Gli avversari: CataniaPisseri 8
Di Cecco 7,5
(38’st De Rossi SV)
Gil Drausio 6,5
Bergamelli 6,5
Djordjevic 6,5
Biagianti 6,5
Bucolo 6,5
Mazzarani 7
(41’st Paolucci SV)
Barisic 5,5
Calil 4,5
(8’st Silva 6,5)
Di Grazia 7
All. Rigoli 7