Il Lecce doveva vincere e l’ha fatto, il Trapani non doveva vincere e non l’ha fatto ed è così che la classifica, a 180 minuti dalla fine di questo campionato, vede appaiati siciliani e salentini a pari punti in testa alla classifica.
Sia chiaro: ad andare in serie B, per come stanno le cose, sarebbe ancora il Trapani in virtù della differenza goal ma i giochi sono più aperti che mai e Giacomazzi e compagni sono determinati a combattere fino alla fine
Il Lecce si presenta sul campo del SudTirol che vedeva i padroni di casa imbattuti da oltre quindici mesi e, per dire la verità, l’inizio della partita ha fatto tremare anche il più coraggioso tifoso giallorosso.
Toma schiera il solito 4-3-3 con Esposito al posto dell’infortunato Martinez e Chiricò al posto di Falco rimasto nel Salento.
Le squadre ancora si studiano quando, al decimo minuto, il signor Bruno concede al SudTirol un rigore per fallo di Di Maio su Maritato. Dagli undici metri si presenta Bassoli che spiazza Benassi per il vantaggio casalingo.
Il Lecce non ci sta a perdere e lo dimostra un minuto dopo quando, mentre il pubblico del “Druso” ancora esultava per il gol, Chiricò ribadisce in porta un cross di Memushaj riportando il parziale sul pareggio.
Dopo l’uno a uno, i giallorossi continuano a spingere e provano a mettere in difficoltà il portiere avversario Marcone prima con Chiricò e, poco dopo, con Memushaj. Nel complesso i ragazzi di Toma sono poco concreti e il pericolo più grande lo provocano quando, allo scadere del recupero, non riescono a deviare un pallone che attraversa indisturbato lo specchio della porta.
Le squadre tornano negli spogliatoi sul risultato di 1-1 e, nella ripresa, Toma non effettua alcuna sostituzione.
Il ritmo della ripresa, a parte un’occasione per parte nei primi minuti, è nettamente inferiore e il Lecce si sveglia quando, alla mezz’ora, entra l’acclamatissimo Chevanton. Alla bandiera giallorossa basta pochissimo per tornare al goal: due minuti dopo l’ingresso in campo prende il pallone che Marcone non era riuscito a bloccare e trasforma tutta la sua rabbia in un bolide da posizione ravvicinata su cui il portiere avversario non può nulla.
Dopo il gol, il Lecce gestisce il vantaggio fino al triplice fischio finale.
I giallorossi, come due anni fa, sono rilanciati da una rete di Chevanton allo scadere; a Trapani incombe l’incubo della promozione buttata all’aria l’anno scorso. Tutto questo potrebbe non voler dire niente ma, a due giornate dalla fine, il giochi sono tutt’altro che chiusi.
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