Come al solito… si soffre!

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4Y6A9394Fondi – 1 minuto e mezzo circa, 90 secondi, appena il tempo di bere un caffè e tutto cambia per il tifoso salentino che già sentiva il sapore della vittoria; 90 secondi di pura follia e, quello che sommessamente lo stesso tifoso aveva temuto in cuor suo guardando il Lecce giocare con colpevole sufficienza, si avvera: i 2 gol del Fondi azzerano il vantaggio leccese e contemporaneamente riaprono una gara che i giallorossi non avevano saputo blindare.

La partita era iniziata nel migliore dei modi; subito in gol, dopo appena 25 secondi dall’inizio con Torromino, la squadra salentina ha avuto sempre in mano le redini del gioco, di gran lunga superiore all’avversario che sembrava incapace di reagire neppure alla seconda rete segnata al 25mo minuto dall’ottimo Pacilli. Eppure il Lecce non è riuscito a chiudere la gara, ha attuato un lento possesso palla, presuntuoso e poco concentrato ha fatto passare un intero primo tempo senza vibrare il colpo fatale ad una squadra che sembrava sparita dal campo.
A fine primo tempo, complice un Bleve non in giornata, le due reti del Fondi che gelano (anche troppo) il sangue ai giocatori salentini.

Secondo tempo da dimenticare a parte la fiammata di Pacilli che centra l’incrocio dei pali ed il tiro di Vutov quasi allo scadere del tempo regolamentare; il Lecce, molle e poco reattivo, non riesce a produrre un buon gioco, con un centrocampo lezioso, nonostante un Mancosu in gran forma, ed un attacco che non punge neppure dopo l’entrata in campo di Vutov e Doumbiá e che mostra un nervoso Caturano rimediare un’ammonizione che gli farà saltare il prossimo turno di campionato. A 6 minuti dalla fine l’episodio che poteva costare carissimo ai salentini se Mancuso, trasformatosi in portiere dopo l’espulsione di Bleve, non avesse salvato la porta con un’uscita miracolosa a pochi minuti dal fischio finale.

Ed ora i fantasmi del recente passato ricompaiono, anche i tifosi più ottimisti fanno fatica a mantenere il buon umore, il web è intasato dai commenti calcistici che fioccano dovunque punteggiati dai saggi post di chi predica calma ed unione. 

Non si possono dare tutte le colpe a Bleve, né alla sfortuna o all’arbitro; il pareggio è indigesto perché è stato ottenuto in una gara che si poteva e si doveva vincere dopo essere andati in doppio vantaggio se la squadra avesse giocato con più attenzione. Certamente bisogna rendersi conto che il Lecce è effettivamente in un momento di difficoltà, probabilmente di forma e sicuramente di continuità di gioco e di concentrazione, che dopo tutto non sta producendo troppi danni visto che comunque la squadra giallorossa è sempre ai vertici della classifica, a tre punti dalla prima. 

Le prossime partite che il Lecce dovrà disputare saranno di fuoco : Cosenza, Juve Stabia, Taranto e Matera. Urge una seria analisi del momento da parte degli addetti ai lavori, l’allenatore in primis e poi i dirigenti. 

Ai tifosi il diritto di commentare e anche di criticare senza sentirsi poi dire di non amare la squadra. 

Come al solito… si soffre!