Cosenza – Grande vittoria del Lecce sull’insidioso campo del Cosenza. I giallorossi s’impongono dopo una spettacolare 3-4 caratterizzato da mille stravolgimenti. Il Lecce, passato in vantaggio all’inizio con Moscardelli, si è fatto recuperare a metà primo tempo dalla sfortunata autorete di Salvi. Il vigore della squadra di Braglia ha portato all’1-2, messo a segno da Surraco. Partita finita? Macchè. Il Cosenza, attorno alla mezz’ora, ha pareggiato i conti con Cavallaro, bravo a sfruttare una lettura errata della difesa leccese.
Il 2-2 non ha spento l’ardore messo in campo dal Lecce e, dopo un gol annullato ad Abruzzese, è arrivato il 2-3 con un rimpallo vincente tra Arrigoni e Liviero. Moscardelli, autore della personale doppietta nell’azione del 2-4, ha capitalizzato un altro errore difensivo di Blondett e compagni, ma la partita ha registrato tante palpitazioni fino al 93′ a causa del gol di La Mantia, firmatario del 3-4 finale.
Perucchini 5,5: Timido nelle uscite sul finale. Rivedibile nell’episodio che ha portato al terzo gol. Non infonde la solita sicurezza al reparto difensivo, senza fare comunque grosse sbavature.
Alcibiade 5,5: Sicuro all’inizio, in affanno sulle sortite offensive degli avversari nella ripresa.
Cosenza 5,5: E’ la media tra il 7 del primo tempo e il 4 della seconda frazione. Insuperabile sulle palle alte nei primi 45’, partecipa alle letture difensive errate in almeno due gol del Cosenza e in qualche altra occasione.
Abruzzese 5,5: Crolla nel secondo tempo insieme alla difesa. Il mezzo punto in più è frutto dell’assist vincente del momentaneo 2-4.
Lepore 6,5: Solito stantuffo sulla fascia destra, sfiora il gol per due volte su calcio piazzato. Nel finale cala fisicamente, ma la prestazione è positiva
(38’st Camisa 5,5: Un po’ sulle gambe nonostante la freschezza. Perde l’uomo in due occasioni importanti. Non in partita)
Papini 6: Meglio sulla difensiva, incolore quando si tratta di costruire.
Salvi 6,5: Uomo-ovunque, muscoli ed intensità al servizio della causa. Non perde la testa nel finale nonostante le continue provocazioni degli avversari.
Legittimo 6,5: Dalla sua parte non si soffre, partita senza sbavature. Propositivo quanto basta.
Doumbia 6,5: Sembra che gli manchi la voglia di pungere vedendo il suo trotterellare continuo sulla fascia. Serve l’assist per il tap-in di Surraco ma è troppo morbido nei cross.
(25’st Caturano 6,5: Personalità, voglia di far bene e cattiveria. Incisivo nell’inventare l’azione del rimpallo vincente del 2-3)
Moscardelli 7: Fonte inesauribile di giocate di classe e di lavoro sporco. Veste gli scomodi panni di “falso 9” agendo su tutto il fronte offensivo e imbuca bene per i compagni d’attacco. Suoi i gol che aprono e chiudono la contesa.
Surraco 7,5: Il valore aggiunto negli episodi che hanno deciso il match. Scodella l’assist per il vantaggio e firma il secondo gol. La difesa fatica a controllarlo.
(18’st Liviero 6: Presente in entrambe le fasi, si abbassa un po’ troppo quando ci sono spegnere le velleità degli avversari. Ci mette lo zampino sul 2-3.)
All. Braglia 7: La squadra non perde intensità nelle fasi decisive della partita. Cambia tre moduli per arginare l’avversario. Senza gli errori dei singoli sarebbe stato un altro trionfo. Trasmette il suo carattere agli undici in campo. Da due partite il Lecce gioca un bel calcio.
Gli avversari: Cosenza. Perina 6, Blondett 5,5 , Ciancio 6, Arrigoni 5 , Tedeschi 5, Di Nunzio 5,5, Statella 6 (22 st La Mantia 6,5), Caccetta 6, Arrighini 6, Cavallaro 6, Fiordilino 6 (26 st Criaco 6). All. Roselli 6