Cristiano Giuntoli, D.G. del Carpi: «Cori razzisti a Lecce? No, i tifosi del Lecce sono corretti».

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Cristiano GiuntoliIl Giudice Sportivo ha inflitto alla società del Lecce seimila euro di multa per cori razzisti, durante l’incontro Lecce-Carpi di domenica scorsa, nei confronti di Arma, autore di una doppietta.

Subito però c’è stata la risposta dei gruppi di tifosi organizzati del Lecce che hanno respinto tale accusa giudicandola infondata. Nel  comunicato stampa congiunto di Lecce in Azione, Noi Lecce e Salento Giallorosso, i tifosi hanno specificato che mai e poi mai avrebbero intonato cori razzisti e l’unica volta che hanno alzato la voce contro i calciatori del Carpi, è stato per incitarli ad essere più celeri nell’uscire dal terreno di gioco dopo essere stati sostituiti. Indignati, questo il termine usato dai tifosi.

Oggi ad avvalorare tale tesi, ci ha pensato Cristiano Giuntoli, Direttore generale del Carpi, che ha smentito categoricamente il Giudice sportivo di Lega Pro.

Raggiunto telefonicamente il direttore Carpigiano ha rilasciato queste dichiarazioni:

«A Lecce siamo stati accolti gentilmente e sportivamente, nessuno ha udito alcun coro razzista. Siamo stati accolti alla grande sia da parte della società giallorossa, che dall’intero ambiente. Non possiamo lamentarci di nulla riguardo la gara di domenica scorsa. E’ stata una festa di sport, con i tifosi leccesi che si sono dimostrati calorosissimi e corretti. Io ero in panchina e, francamente, non ho sentito proprio nulla. Non penso ci siano stati cori offensivi all’indirizzo del nostro attaccante, autore di una bella doppietta».

I tifosi leccesi esprimevano disappunto per la perdita di tempo già al doppio cambio Perini/Pasciuti e Melara/Kabine, come pure nel terzo, quando Arma ha lasciato il posto a Di Gaudio. Il Lecce si giocava il primato in classifica che significava promozione diretta.

«Esatto. È facile capire quanto sia importante per il Carpi poter disputare gli spareggi per l’eventuale promozione in B. Allontanarsi lentamente dal rettangolo verde è uno di quei piccoli trucchetti che si attuano in ogni partita proprio nel tentativo di perdere qualche secondo. Infatti Melara usciva dal terreno di gioco a passo lento consapevole che il punto conquistato a Lecce ci avrebbe garantito l’accesso matematico ai play-off. Nel calcio sono cose normali, ma nessuno di noi si è affatto lamentato per cori razzisti o roba del genere».

Poi ha detto la sua sugli ultimi 90 minuti di domenica in cui Lecce e Trapani si giocano Purgatorio e Paradiso:

«Se la Cremonese avrà le motivazioni sufficienti, credo che il Lecce possa vincere il campionato. È il minimo risultato per una dirigenza, una squadra ed una piazza tanto importanti. La Cadetteria è il giusto premio per una società nuova che ha fatto enormi sacrifici in questa stagione difficile e che ha allestito una compagine incredibile per la categoria».

Ristabilita la verità? Il Giudice Sportivo capirà di aver preso un abbaglio? Con questi interrogativi aspettiamo eventuali risvolti.

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