Lecce – Quando non hai altre possibilità, prova a cambiare. Probabilmente troverai la soluzione. Purtroppo, nella gara contro la Cremonese, i giallorossi non sono riusciti ad andare oltre il pari dopo essere passati in svantaggio. La partita si è aperta e chiusa nel primo tempo. Prima il fallo di Falcone su Okereke, rigore siglato da Ciofani. Dopo, il fallo di Okereke su Gendrey, rigore perfetto di Strefezza.
Gli uomini di mister Baroni hanno trovato davanti un’ottima Cremonese che non ha nulla da invidiare, tatticamente, alle altre squadre della Serie A. Sempre compatta, forte nel raddoppio, brava a chiudere gli spazi sugli esterni e abile a costruire la giocata offensiva con la fisicità di Ciofani e l’estro di Okereke.
Pronti via e i grigiorossi hanno fatto intendere che tipo di gara avrebbero disputato. Accorti in fase di non possesso e aggressivi sulle seconde palle. A questo canovaccio ha fatto eco un Lecce spento a giri bassi. Poche idee in fase di costruzione con tanti errori individuali. Il rigore della Cremonese arriva proprio su una incespicata di Hjulmand su un pallone da spazzare sulla trequarti. Immediato raddoppio dei lombardi, passaggio filtrante per Okereke che si fa abbattere da Falcone.
Si è temuto il peggio, passare in svantaggio in uno scontro diretto non è mai semplice. Eppure, dopo aver ristabilito un equilibrio tattico, i giallorossi si sono spinti in avanti. In una di queste folate, al 42’, arriva l’aggancio di Okereke su Gendrey. Il rigore è netto. Strefezza si prende la responsabilità e sigla un gol pesantissimo.
Al rientro dagli spogliatoi, il Lecce è rimasto dov’era. Sarà mancata la tenuta fisica? Durante le due settimane c’è stato un richiamo della preparazione? Non sappiamo, quello che abbiamo visto è che i giallorossi non sono riusciti a divincolarsi da una tenaglia ben orchestrata da Castagnetti e Co. La Cremonese, di contro, si è fatta vedere spesso in area di rigore avversaria. Prima il colpo di testa di Pickel, poi la clamorosa occasione di Okereke. Palla di Baschirotto verso Ceesay, recupero della Cremo e palla filtrante per Okereke che, oramai davanti alla porta, si fa ipnotizzare da un magistrale Falcone.
I numeri avevano predetto una partita di questo tipo. Eppure, dopo un primo tempo in cui il Lecce è stato bloccato sulle fasce, ci si aspettava un cambio di rotta nella ripresa. Per esempio, uno spostamento di Strefezza verso il centro ed una variazione del modulo da 4-3-3 al 4-2-3-1. Così non è stato. Mister Baroni e ragazzi si tengono stretto un ottimo punto, considerata la grande prova della Cremonese. Ora, a Roma bisognerà correre e, se possibile, sorprendere ancora una volta.