Foggia – Una batosta così non può che far male. Il 4-0 con cui il Foggia abbatte il Lecce segna la prima inversione di rotta delle stagioni di entrambe le squadre. Se alla vigilia la squadra in crisi sembrava quella dauna, da oggi si può dire lo stesso di un Lecce spento e quasi impotente di fronte alla cattiveria agonistica messa in campo dai ragazzi di De Zerbi.
Perucchini 5: Qualche colpa sulla punizione, può far ben poco sugli altri colpi inferti dalla squadra di De Zerbi.
Beduschi 5: Ha il merito di provarci di forza e d’orgoglio fino alla fine, ma queste qualità oggi non sono bastate a mantenere la baracca a galla.
Camisa 5: Prova a metterci qualche pezza all’inizio, ma poi vive un incubo. Stanotte sognerà le scorribande di Iemmello, Sarno e Sainz-Maza.
Freddi 4: Una giornata da dimenticare, va tutto storto. Errori difensivi, rinvii rischio di e il doppio giallo che spacca la partita, propizia il raddoppio dopo averci messo lo zampino anche sul gol di Sarno con un fallo inutile. Apre le porte dell’inferno comandato appunto dai Satanelli.
Liviero 4,5: Timido e quasi rintronato dai dialoghi offensivi della compagine di De Zerbi. Non compie eroi clamorosi, ma non cerca neanche la sufficienza proponendosi in avanti.
Suciu 5: Comincia bene, serve un buon assist a Diop, ma poi non ha carattere e mezzi sufficienti per cercare di tirar fuori la squadra dalla mediocrità.
De Feudis 4,5: Il centrocampo del Lecce è perennemente in inferiorità numerica e il dinamismo maggiore del pacchetto mediano rossonero rende il compito un Everest impossibile da scalare anche per lui che di esperienza ne ha da vendere. Vederlo trotterellare sconsolato e lento è un segnale preoccupante.
Lepore 5: Un tiro al volo per poco non rende meno amara la sconfitta. Ma se la difesa è stata disastrosa, non si possono certo spendere parole d’elogio per l’attacco, poco creativo ed incapace di imbastire azioni manovrate.
Surraco 4,5: Qualche calcione ben rifilato dagli avversari spegne subito il genio dell’uruguagio, sottotono e mai pericoloso. Il passo indietro è evidente.
(52’ Papini 6: La voglia di invertire una rotta già segnata è il suo motore, ma da solo può fare ben poco. Il merito, nonostante la giornata triste, non gli può essere negato.)
Doumbia 4,5: Le scorribande offensive a campo aperto rischiano di diventare un ricordo. Abulico, incocludente e poco voglioso nel cercare di superare l’avversario di giornata.
(81’ Vécsei SV: Solo una considerazione: perché non provare a sfruttare il suo furore dal 1’?)
Diop 5: Un uomo solo nel bel mezzo dell’attacco. Può essere la trama del video-racconto con protagonista l’ex Matera nelle sue prime apparizioni con la maglia del Lecce. Si sbatte, fa quel che può, ma contro tre giocatori è difficile primeggiare.
(56′ Curiale 6: Dà un altro tono all’attacco, sfiora un gol e mette un po’ d’apprensione alla difesa di casa. Una delle poche speranze
All. Asta 4 Dopo un 4-0 così la panchina non può stare ben salda. Il Lecce non riesce ad imbastire trame, a giocare sicuro e ad avere una quadratura assicurata da una difesa concentrata. Le scuse relative alla scarsa forma degli elementi chiave stanno per finire e la vetta si sta allontanando sempre più.
Gli avversari : Foggia
Narciso 6,5
Angelo 7,5
Loiacono 7
Gigliotti 7,5
Di Chiara 7,5
Agnelli 7,5
Coletti 7
Gerbo 8
Sainz-Maza 7
Iemmello 7
Sarno 8
All. De Zerbi 8