Benevento – Il Lecce incassa a Benevento una sonora sconfitta e regala ai giallorossi sanniti la prima promozione in serie B della loro storia.
L’unica nota positiva di questo triste week end è rappresentata dalla matematica certezza che il Lecce potrà giocarsi ancora la serie B nella lotteria dei play off e, vincendo la prossima abbordabile gara casalinga contro la Lupa Castelli Romani, potrà contare sul terzo posto in classifica che, ad un certo punto, sembrava essere sfuggito insieme al secondo.
Il pareggio del Cosenza ad Andria ha regalato poi ai giallorossi la certezza della partecipazione agli spareggi-promozione mentre quello del Messina contro la Casertana ha garantito il momentaneo terzo posto.
L’epilogo di questo campionato appare francamente giusto e rappresentativo degli effettivi equilibri riscontrati nel corso di questa stagione che non ha mai visto i giallorossi in testa alla classifica anche a causa di tanto clamorosi quanto inspiegabili fallimenti difficili da digerire come, per esempio, quello di Rieti contro la Lupa Castelli Romani.
Il Lecce di oggi, in realtà, in qualcosa di buono aveva fatto sperare anche grazie al palo di Lepore con cui ha sfiorato il vantaggio dopo pochi minuti dall’avvio del match. È bastato il primo goal di Mazzeo arrivato alla prima vera occasione campana, però, per smorzare gli entusiasmi e portare il match sul binario peggiore per i salentini.
Guardando la partita nel suo complesso poco o niente ha funzionato a parte la solita grande prestazione di Lepore. Bleve si è dimostrato ancora acerbo, la difesa Cosenza-dipendente e Curiale ancora una volta poco concreto sotto porta al momento di far male. Decisamente più cattiva la squadra di mister Auteri che nel primo tempo raggiunge il doppio vantaggio con Mazzeo e Cissè nel giro di meno di 10 minuti (18′ e 26′ i minuti dei goal) e chiude il match con lo stesso Mazzeo a ripresa iniziata da poco.
Ora al Lecce rimane la speranza dei play off. È necessario ricaricare la batteria, mettere da parte le ruggini presenti e remare tutti insieme verso il traguardo della serie B. La pressione è tanta e si sapeva già nel momento in cui ogni singolo calciatore ha deciso di indossare la maglia giallorossa e la piazza proprio non ne vuole sapere di mollare l’osso.
