Lecce – Il 2 a 0 netto di ieri contro il Bologna ha aperto una profonda discussione sull’operato di questa squadra, a partire dalla gara contro la Cremonese. La brutta gara del dall’Ara, al cospetto di almeno 5000 tifosi salentini, ci ha raccontato di un Lecce impotente dall’inizio alla fine.
Nel mentre, abbiamo assistito ad una prestazione incomprensibile per una serie di ragioni. Il calcio di mister Baroni, attualizzato a questa Serie A, ha raccontato di una attenta e accorta fase di non possesso. La difesa è sempre stata la roccaforte di questa squadra. Non solo, perché anche gli attaccanti e i centrocampisti difendevano pressando alti sul primo portatore di palla. Dalla gara interna contro la Cremonese, il Lecce ha puntato sulla passività.
Arroccati nella propria metà campo subendo la forza dell’avversario e l’incapacità di imbastire un pressing asfissiante per tutta la durata della partita. Attenzione, questa squadra non è impegnata durante la settimana. Si allena e basta. Sarebbe logico vedere una formazione in grado di correre a destra e a manca per 90’. Invece, per qualche ragione incomprensibile, la squadra appare rinunciataria, stanca e apatica.
L’apatia spaventa, soprattutto, perché parliamo di una squadra giovane che dovrebbe avere entusiasmo, cattiveria e motivazioni in ogni partita. Ieri, invece, abbiamo assistito al sacrificio di undici giocatori scesi in campo solo formalmente.
Non possiamo dare la colpa all’episodio del rigore. Anzi, ci sarebbe da stigmatizzare la performance circense di Gendrey in area. Soprassediamo. Il fallo da rigore c’era. Non creiamo alibi. Ieri la squadra non ha girato. Anche sul calcio d’angolo, in occasione del secondo gol, il castello era schierato eppure Ferguson è riuscito a spizzarla in mezzo a tante maglie giallorosse.
Si deve ripartire. Sappiamo quanto sia proibitivo il calendario, da sabato prossimo contro la Juventus fino alla gara di Genova contro la Sampdoria. Si deve cambiare per non venire risucchiati in un vortice di paura, mal di pancia e depressione generale. Teniamo alto il morale, dall’atteggiamento di sabato capiremo il Lecce che sarà.