Messina – Quella tra Messina e Lecce è una sfida che, per anni, ha rappresentato il big match in cui le due squadre si contendevano la permanenza nella massima serie, ora siciliani e salentini militano nella vecchia serie C con obiettivi totalmente diversi. Al contrario dei primi che hanno obiettivi ben più modesti, i secondi puntano al ritorno in cadetteria e, anche per questo, vincere oggi era fondamentale per mettere alle spalle i fantasmi che avevano ripreso ad aleggiare dopo la brutta sconfitta casalinga rimediata contro il Matera.
Padalino approfitta del turno infrasettimanale per applicare un po’ di turnover schierando calciatori come Persano, Doumbia, Vutov e Tsonev che fino ad oggi hanno accumulato meno minutaggio.
Il Lecce prova fin da subito ad imporre la propria superiorità tecnica e arriva per la prima volta alla conclusione con una bella botta da fuori di Tsonev che spedisce il pallone di poco alto sopra la traversa. Il Lecce macina bel gioco e, a farsi notare, è Vutov che prima salta in dribbling tre difensori sbagliando poi la conclusione e, successivamente, prova un tiro dal limite dell’area che viene respinto con un braccio da De Vito. L’arbitro assegna un calcio di rigore che viene trasformato senza problemi da Caturano.
Il Messina prova a reagire e, pochi minuti più tardi, va vicinissimo al pareggio con Milinkovic che, palla al piede, salta Gomis ma spreca clamorosamente dopo aver temporeggiato per qualche attimo di troppo.
Lucarelli richiama in panchina Grifoni e inserisce il giovane Ferri ma a mantenere il pallino del gioco è sempre il Lecce che, allo scadere del primo tempo, trova il raddoppio con Persano che, servito sulla destra, batte di potenza Belardi sul primo palo.
Nella ripresa, l’andamento del match non cambia. Il Messina è volenteroso e prova a mettere in difficoltà gli ospiti che però hanno una netta superiorità tecnica a proprio vantaggio. Padalino inserisce Lepore e Mancosu per Vutov e Tsonev; l’ex Lucarelli manda in campo Madonia per Marseglia ma le occasioni migliori capitano ancora sui piedi di Milinkovic che pecca spesso di egoismo sottoporta. Nota di merito per il giovane Ferri che, quando riesce a sfuggire alla marcatura di Contessa, diventa pericoloso con i propri cross.
A trovare il goal che chiude il match, però, è ancora il Lecce che ad un quarto d’ora dal termine segna con Caturano che devia in porta il cross di Contessa.
Il Lecce torna a vincere e si conferma capolista staccando la Juve Stabia fermata sul campo della Fidelis Andria.