Dopo 6 anni di sofferenza in una categoria molto vicina all’oblio del calcio, il Lecce si presenta con una formazione inedita all’appuntamento con la serie B. Tanti i nuovi, molte le aspettative; una città che vuole tornare a sentirsi protagonista, anche nello sport. Di fronte c’è il Benevento che gioca in casa, squadra solida, costruita per risalire subito.
Nella prima parte di gara, per i campani è degno di nota solo un tiro sprecato da Coda. Al 30’ Mancosu porta in vantaggio il Lecce con un gioiello dei suoi. Il Benevento ci prova nelle ripartenze ma il Lecce riesce a chiudere gli spazi. Parte ancora dai piedi di Mancosu il secondo gol dell’ex Falco, che riesce a stoppare e centrare la rete. Il terzo gol arriva subito dopo, con un tiro-cross micidiale di Fiamozzi che è un mistero della balistica. Il Lecce sembra essere padrone della partita, ma il calcio è un gioco bellissimo e molto strano. Al 65′ mischia in aerea del Lecce con doppio sombrero, ma il Benevento non conclude. Poco dopo bel tiro di Nocerino cui si oppone una grande parata di Vigorito. Ma è chiaro che il gol sia vicino: accorcia infatti le distanze Volta e la partita si riapre, il Benevento alza la testa e approfitta dei minuti restanti. Liverani prova a dare forza e fisico con le sostituzioni ma c’è ancora un mezzo miracolo di Vigorito su colpo di testa di Maggio. Arriva il raddoppio con Ricci, e l’aggancio è oramai a un passo, perché i campani ci credono e il Lecce appare stanco e disordinato. Coda non sbaglia un rigore netto ed è il 3 a 3.
Una prima giornata che indubbiamente ha regalato emozioni forti. Un punto di partenza attorno al quale è difficile fare previsioni. Non parliamo di A, per favore. Non disturbiamo la società con questa pazza idea. Almeno non per ora. Dobbiamo salvarci e impiegare le prossime settimane per cercare di vincere le partite e trovare la nostra identità.