Lecce – Avremmo dovuto parlare di come i giallorossi, in parte, abbiano raggiunto con più facilità la metà campo avversaria, invece, la partita contro il Monza lascia solo sdegno e sconforto davanti agli errori pacchiani della terna arbitrale e dei colleghi al Var.
Lo scontro diretto contro i lombardi si è concluso con il risultato di 1 a 1. Un Lecce a due facce: attento e guardingo nella prima parte della gara, arrembante e voglioso nel secondo tempo. È vero, gli uomini di mister Stroppa hanno tenuto palla nei primi 45 minuti. Molto possesso anche se fine a se stesso. All’inizio, Banda ha brillato con guizzi intelligenti e più a servizio della squadra. Poi arriva l’episodio della punizione fischiata per un presunto fallo di Hjulmand a Caprari. Chi lo ha toccato? Nessuno in realtà. Pairetto, però, ha visto il tocco e la punizione ha regalato il primo gol di Sensi in maglia biancorossa.
Nel mezzo, abbiamo assistito ad una mancata espulsione e poi ad un film dalle sfumature horror. I ragazzi di mister Baroni hanno giocato un buon secondo tempo. L’ingresso di Gonzalez è stato fondamentale, condito dal primo gol in Serie A. La squadra si è mossa bene sia sugli esterni che per le vie centrali. Abbiamo rivisto le sgroppate e le sovrapposizioni dei terzini.
Il Lecce meritava di passare in vantaggio. L’arbitraggio ha deciso di metterci lo zampino direzionando l’incontro nel peggiore dei modi. Il primo episodio: Bistrovic batte un calcio di punizione, la palla arriva dalle parti di Molina che avvantaggia l’aggancio del pallone portando il braccio con l’intenzione di volerlo toccare. Quindi, volontarietà e movimento innaturale. Pairetto si limita a fischiare un misero, anche se necessario, cooling break.
I giallorossi sono ormai nella metà campo avversaria. Sono minuti in cui un buon Askildsen fa la spola tra la bandiera di destra e quella di sinistra. In uno di questi calci d’angolo, la palla arriva direttamente sulle braccia di Pablo Mari che volontariamente fa di tutto per colpirla. In questa occasione, il povero Colombo supplica l’arbitro a gran voce. Il risultato? Sempre lo stesso, Pairetto non ravvisa alcunché.
Dimenticavamo: in tutto questo, Gonzalez colpisce di testa su calcio d’angolo, Di Gregorio si esalta con i reni. Qualche secondo più tardi, Colombo controlla benissimo in area e tira un preciso rasoterra. Anche qui, Di Gregorio compie un miracolo.
Il Lecce ha vinto. No nel risultato ma per quello che ha fatto e per quello che avrebbe meritato. I tre punti sono stati strappati dall’esterno per errori inaccettabili. Sembra di essere tornati indietro ai tempi delle sviste, quelle preoccupanti. Oggi, gli occhi del Var dovrebbe far stare tranquilli, invece, anche con sei monitor la storia si ripete.