Lecce – Termina con un entusiasmante 4-1 rifilato all’Akragas il debutto casalingo in campionato del Lecce, che davanti a 12mila spettatori sfodera una prestazione fatta di tecnica ed agonismo che lascia ben sperare per il futuro. I giallorossi vanno sotto sul gol di Zanini ma rimettono subito in piedi la partita con l’eurogol di Torromino, a segno con una pregevole rovesciata. Caturano poi mette la freccia per il sorpasso prima del riposo e nella seconda frazione di gioco ancora i due arieti Torromino-Caturano chiudono definitivamente la contesa. Domenica a Melfi si attenderanno altri segnali.
Gomis 6: Si fa sorprendere dal bolide di Zanini, insaccatosi sul primo palo, ma si riscatta risolvendo delle pericolose mischie con uscite puntuali.
Vitofrancesco 6: Spinge poco rispetto ai suoi standard e non sbaglia nulla quando si tratta di coprire. In una proiezione offensiva mette a dura prova la resistenza dei guanti di Pane con un gran bolide.
Cosenza 6,5: Il centravanti avversario Gomez tenta sempre la giocata d’anticipo cercando di beffarlo ma risponde facendo buona guardia. Da applausi la chiusura su Longo in un ribaltamento di fronte che poteva portare l’Akragas sul 2-2.
Giosa 5,5: Inizio balbettante, sbaglia qualche disimpegno facile e s’incaponisce in tocchi da play. Compensa l’avvio choc con uno stacco imperioso che per poco non regala in gol a Caturano e con l’attenzione posta nelle spigolose ripartenze organizzate dall’Akragas.
(30’st Drudi 6: Debutto tranquillo con il Lecce già con le mani protese sui tre punti.)
Ciancio 6: Si propone timidamente in fase offensiva ma non riesce a imprimere il tocco personale sulla partita, limitandosi al compitino, rispettando senza sbavature le consegne di mister Padalino.
Lepore 6,5: Recupera all’ultimo e occupa il suo posto in mediana, non si spinge molto in fase realizzativa ma permette alla sua squadra di alzare il baricentro. Condisce la prestazione con una bordata su calcio piazzato che coglie in pieno la traversa.
(38’st Fiordilino SV)
Arrigoni 7: Benvenuto metronomo del centrocampo. Dopo più di un anno il pubblico leccese ammira le giocate di un regista, capace di far respirare la squadra, predisponendola nel migliore dei modi alla manovra offensiva. Rispetto alla partita di Monopoli, riesce a orchestrare più manovre. Gestisce tantissimi palloni, anche spinosi, e lo fa egregiamente.
Mancosu 6,5: I piedi buoni a centrocampo sembrano la chiave di volta del credo tattico di mister Padalino, un leitmotiv diametralmente opposto rispetto alla mediana ammirata lo scorso anno. Quando accelera in solitaria fa paura. La discesa al 21’ della ripresa è il catalogo dei suoi prodotti: stop magistrale, primo dribbling stretto e secondo avversario scartato con gran visione.
Pacilli 6: Cammina a lento moto, non punta spesso il diretto avversario, privilegiando dialoghi veloci con i compagni.
(26’st Doumbia 6: Lanciato in campo per chiudere la contesa con le sue ripartenze, infiamma il “Via del Mare” quando aumenta i giri del motore ma non incide.)
Caturano 7,5: Cuore di bomber. Prende le misure dell’avversario e lo morde alla prima occasione utile, trasformando con calma olimpica il pallone vagante respinto da Pane. Lavora bene quando arretra di qualche metro per partecipare alla costruzione e ribadisce la sua fame di gol, portando il pallottoliere personale già a tre, con un perentorio colpo di testa. L’intesa con Torromino sembra già l’arma principale di questo Lecce.
Torromino 7,5: Il gol in rovesciata non poteva essere miglior biglietto da visita per questa prima al “Via del Mare” con la casacca giallorossa. Bissa la segnatura da copertina dell’album Panini con un tap-in facile sul crepuscolo del match ma lotta su ogni pallone e percorre chilometri a non finire. Non solo magie, anche tanto lavoro a ripiegare in mediana per aiutare i compagni.
All. Padalino 7: Una prestazione così non può che lasciare entusiasmo, soprattutto per i buoni segnali fatti vedere dal reparto offensivo, al netto della difesa dell’Akragas in assetto d’emergenza. I numeri fatti vedere da Caturano e Torromino però sono frutto anche delle geometrie disegnate dal tecnico, voglioso di incentrare il suo progetto tecnico sull’essere propositivi e sul “fare” la partita (vedasi atteggiamento del play Arrigoni sempre a testa alta anche dopo qualche piccolo errore). Da rivedere qualcosa in difesa, ancora una volta il pacchetto arretrato pecca un po’, e non solo in occasione dell’1-0 di Zanini.
Gli avversari: Akragas
Pane 4,5
Scrugli 5
Carillo 4,5
Riggio 5
Zanini 7
Carrotta 6,5
(38’st Garcia SV)
Salandria 6
Pezzella 5,5
Longo 6
Gomez 6
Salvemini 6,5
(31’st Cochis 5,5)
All. Di Napoli 6,5