Rieti – La Lupa Castelli Romani ferma il Lecce sull’1-1 e guasta il debutto di Salvatore Caturano con la maglia salentina, cominciato nel migliore dei modi con la rete del temporaneo 0-1. Il risultato, per quanto visto in campo, è giusto, data l’enorme difficoltà che ha avuto il Lecce nel costruire palle-gol sul pantano dello stadio “Scopigno” di Rieti, ai limiti della praticabilità.
Piero Braglia stupisce tutti e schiera Vécsei e Carrozza ai lati di un quartetto di centrocampo completato da Papini e Salvi. Di Franco, tecnico della Lupa Castelli Romani, è costretto a rattoppare una difesa colpita dalle squalifiche di De Gol e Mazzei con le scelte su Rosato a destra e Petta al centro insieme al capitano Acquaro. Il Lecce mette il naso nell’area avversaria al 7’ con un cross di Carrozza non perfetto nell’esecuzione, troppo alta. Icardi, al 12’, prova una sortita personale, conclusa con un tiro senza pretese lontano dalla porta giallorossa. Un po’ più pericolosa è l’occasione confezionata da Kosovan e scartata da Scardina, impreciso nell’inzuccata in arretramento. Al 16’ Moscardelli scarica con rabbia in rete dopo un dribbling da manuale per liberarsi di Petta, ma il secondo assistente annulla la rete per presunto fuorigioco. La Lupa Roma sale d’intensità e, sul pantano dello “Scopigno” di Rieti, prova a pungere dalle parti di Perucchini con un destro al volo di Icardi al 18’ e con una mischia al 26’, risolta prima dall’intervento di Freddi e poi seguita da un tiro da lontano di Rosato che non fa paura al portiere giallorosso. Nel mezzo, c’è poco Lecce. Carrozza, schierato largo a sinistra, ciabatta un calcio di punizione e Legittimo, su respinta della difesa laziale, tenta il tiro della domenica che finisce altissimo. La Lupa preoccupa un po’ la difesa giallorossa anche attorno alla mezz’ora. Al 29’ Mastropietro apre una galleria sulla sinistra e scaglia un tiro che sfiora la traversa e poi al 33’ Icardi, il migliore in campo prima della sostituzione per infortunio, per poco non sfrutta un appoggio sbagliato di Abruzzese per Perucchini, avendo poi la peggio nello scontro con l’estremo difensore bergamasco. Nella ripresa il Lecce preme, ma la difesa della Lupa si chiude a riccio, rendendo difficile ogni velleità offensiva. Papini, su azione da corner spizzato da Freddi, fallisce il tap-in vincente. Braglia manda in campo Caturano al posto di Moscardelli e il fresco debuttante per poco non segna al primo pallone al 19’, fallendo la deviazione vincente di testa da pochi passi. Il nuovo schieramento messo in campo dal Lecce però non basta a piegare la difesa di mister Di Franco, efficiente nella chiusura sul sinistro di Liviero. La retroguardia però non può nulla al 28’ quando, su corner dello stesso Liviero, Caturano impatta in qualche modo la sfera nell’area piccola e batte il portiere avversario. Il Lecce sembra il controllo ed al 36’ sciupa malamente l’occasione per chiudere la partita. Lupa Castelli sbilanciata in avanti, palla rubata, contropiede condotto da Curiale per Caturano che s’invola al centro del campo e, solo contro Caio Secco, anticipa di punta il portiere brasiliano ma manda il pallone a lato. Ai posteri l’errore peserà tantissimo, perché dà vigore ai laziali. Un minuto dopo, su cross di Carta, Scardina schiaccia male di testa. La doccia fredda arriva a 3 minuti dalla fine, quando Mastropietro, pericoloso già in precedenza e murato soltanto da un gran Legittimo, riceve palla in area da Morbidelli e, complice la deviazione di Freddi, manda nell’angolino basso dove Perucchini non può far niente. Un pareggio che fa male, ci vorrà un altro Lecce tra sette giorni per avere ragione dell’Andria.