Lecce – Il Lecce vince 2 a 0 con la Casertana e risponde sul campo alle critiche giustamente piovute da tutte le parti dopo la brutta sconfitta di Messina.
Mister Lerda schiera i suoi con il 4-3-3 con Caglioni tra i pali; Martinez, Sacilotto, Abruzzese e Donida in difesa; Mannini, Papini e Salvi sulla mediana; Carrozza, Moscardelli e Lepore a comporre il tridente offensivo.
L’ex di giornata mister Gregucci risponde con un 4-4-2 con Fumagalli; Bruno, Murolo, Idda, Bianco; Antonazzo, Rajcic, De Marco, Mancosu; Cissè, Diakitè.
La Casertana parte forte ma ad andare per primo vicino al vantaggio è il Lecce con Carrozza che al quinto minuto, servito da Moscardelli che a sua volta era scattato sul filo del fuorigioco, lascia partire da lontano un destro a girare che si spegne poco lontano dall’angolino.
I campani sono ben messi in campo, la partita si sviluppa su ritmi bassi e, solo al ventunesimo, è da registrare un’altra conclusione di Salvi che finisce di un soffio al lato. Questa azione è il preludio per il vantaggio giallorosso che arriva subito dopo quando Carrozza passa al centro per Moscardelli: Murolo non riesce ad intervenire e il bomber ex Bologna batte il portiere avversario Fumagalli senza grosse difficoltà.
Il Lecce sembra rinvigorito dal goal e, alla mezz’ora, Salvi serve Donida in area che resiste alla carica di un avversario e passa la palla al centro con la difesa della Casertana che si fa trovare pronta a sventare bene il pericolo. Sul capovolgimento di fronte anche i campani provano a colpire ma il colpo di testa di Cissè su corner di De Marco finisce di poco fuori. Al trentanovesimo ancora gli ospiti vanno vicini al pareggio con un calcio di punizione dal limite battuto da Mancosu la cui conclusione finisce non lontana dal palo alla sinistra di Caglioni.
L’arbitro assegna due minuti di recupero in cui Lepore, ricevuto il pallone da Carrozza, sfiora il raddoppio con un tiro che, deviato da Murolo, si spegne di poco sul fondo.
Nella ripresa, Gregucci inserisce Marano al posto di De Marco protagonista di una prestazione positiva e, al decimo, nel Lecce esce Lepore per Doumbia.
Il copione che caratterizza il secondo tempo è lo stesso del primo e, al quattordicesimo, il neo-entrato Doumbia firma il raddoppio: Donida scambia con Carrozza, entra in area dalla sinistra e serve l’attaccante francese che insacca.
Dopo il raddoppio, Lerda fa entrare anche Filipe Gomes per Sacilotto. Gregucci risponde con Cunzi che prende il posto di Rajcic.
La partita si innervosisce al venticinquesimo quando, a gioco fermo, Bianco è autore di un fallaccio su Salvi che reagisce. L’arbitro è di spalle, non vede e ammonisce entrambi. Poco più tardi il Lecce potrebbe calare il tris quando Doumbia si invola verso la porta a tu per tu con il portiere avversario che sventa il pericolo. Alla mezz’ora la casertana esaurisce i cambi provando a dare freschezza all’attacco per il forcing finale con Alessandro per Diakitè.
Con il doppio vantaggio in pugno, il Lecce abbassa il ritmo ma rimane vigile in fase difensiva. Al trentottesimo per poco non accorciano le distanze con Cunzi che, di testa, ribatte poco sopra la traversa una respinta non impeccabile di Caglioni.
Per il finale, Lerda rinforza il reparto arretrato con Carini che rileva uno stanco Salvi. Nei cinque minuti di recupero assegnati, la Casertana non riesce a pareggiare e il Lecce mette in cassaforte altri tre punti che fanno ben sperare.
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