Lecce-Catania: le pagelle. Uomo-ovunque Lepore, Doumbia spento

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Lecce – Il risultato è casuale, la prestazione no. La massima di Zdenek Zeman sintetizza al meglio il momento del Lecce, uscito con un solo punto dal big-match casalingo contro il Catania. In verità il risultato è giusto, vista la caratura dell’avversario e il (poco) quantitativo di occasioni da gol prodotte dai ventidue in campo. La compagine di Asta ha pagato ancora una volta le polveri bagnate del suo attacco, con Diop troppo solo a sgomitare in area e Doumbia abulico e poco incisivo anche a causa delle non perfette condizioni fisiche. 

Perucchini 7: Risponde bene a tutti i cross insidiosi che creano pericoli e si oppone alla grande al tiro a giro di Calderini mandando in corner. Tanta sicurezza soprattutto fuori dai pali, sempre più completo e autoritario.

Beduschi 6,5: Propositivo, fisico e prorompente palla al piede. Insieme a Lepore sulla fascia destra crea tanti spunti non colti dagli attaccanti. La caratura dell’avversario non lo spaventa affatto e lui gioca sempre a testa alta.

(34’ st Vécsei SV: Poco tempo per far male)

Freddi 6: Si limita a controllare gli attacchi avversari rimanendo sempre in controllo. Balbetta all’inizio su qualche pallone controllabile. Il non pervenuto Calil non sfonda mai centralmente e i pericoli per la porta di Perucchini sono arrivati soltanto da lontano.

Camisa 5,5: Rischia tanto all’inizio, prima appoggia male un pallone non sfruttato dall’attacco catanese e poi è risparmiato in occasione di un fallo sanzionabile con il giallo. Stile rivedibile, ma è l’efficacia che conta.

Liviero 6: Spinge tanto, sembra più sicuro rispetto alle precedenti uscite. Tenta un tiro al volo chiudendo troppo il sinistro, migliora rispetto alle precedenti uscite.

De Feudis 6: Il centrocampo con lui è un’altra storia. Parte bene, detta i tempi come può ma fallisce i tagli centrali. Cala vistosamente nella ripresa, quando controlla il pallone con quel paio di tocchi in più che non permettono i tempi giusti alla manovra.  

Suciu 6: L’approccio è da incubo. Palloni persi e sensazione di perdersi nel veloce terzetto di centrocampo catanese aiutato sovente dagli esterni d’attacco. Il 4-1-4-1 di Pancaro imballa la mediana del Lecce ma alla lunga il romeno si riscatta, prendendo il piglio della manovra e rompendo allo stesso tempo.

(38’ st Salvi SV: Un gradito ritorno per la mediana giallorossa, orfana di un “cattivo” come lui necessario per dirimere molte battaglie)

Lepore 7 : La fascia di capitano al braccio gli gonfia il petto e gli mette benzina negli scarpini. Corre, crea, distrugge e prova anche soluzioni personali. Uomo-ovunque nel pieno dei meccanismi della squadra. I compagni s’intendono a meraviglia con lui.

Surraco 6: L’arcigna difesa etnea, a uomo su di lui nella persona del mediano basso (Musacci prima e Agazzi poi) blocca il suo genio. Lui rimane intrappolato nella gabbia, ma appena intravede uno spiraglio distribuisce palloni interessanti e sussulti pericolosi per Liverani.

Doumbia 5: Le condizioni fisiche non perfette di certo non l’hanno aiutato. Potenzialmente un leone, materialmente un gattino. Non riesce a primeggiare sulla corsia di competenza come in altre occasioni e si fa vedere solo per qualche tiro sparacchiato.

(21’ st Carrozza 6: Spinge meglio sulla fascia sinistra, crea superiorità, ma non ha il tempismo giusto per mettere iil compagno in porta)

Diop 5,5: Si danna l’anima anche oggi sportellando a destra e manca contro due leoni come Pelagatti e Bergamelli ma il risultato è decisamente insufficiente. Riesce ad andare lucido al tiro in almeno due occasioni senza gloria. Qualche errore grossolano di troppo.

All. Asta 6: La malasorte perseguita il suo Lecce, sul pezzo e propositivo anche oggi nonostante il solo punto conquistato. Quella vista in campo è una squadra capace di far cambiare idea tattica al più quotato Catania, partito a spron battuto e pian piano arretratosi in un contratto 4-1-4-1. La semina continua nel modo migliore, i frutti dovranno prima o poi arrivare… 

Gli avversari: Catania

Liverani 6
Parisi 6,5
Pelagatti 7
Bergamelli 6,5
Nunzella 6
Castiglia 6,5
Musacci 6
(7′ st Agazzi 6)
Scarsella 6
Di Grazia 5,5
(15′ st Falcone 5,5)
Calil 5
(36′ st Plasmati SV)
Calderini 6,5
All. Pancaro 7

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