Lecce – Il Lecce fallisce ancora una volta il ritorno alla vittoria, allungando ad un mese il periodo di digiuno dai tre punti, che mancano dal 3-0 rifilato alla Virtus Francavilla. L’1-1 con il Cosenza è un piccolo passo indietro, soprattutto per l’atteggiamento sfoderato dai giallorossi, sul pezzo soltanto per mezz’ora nella ripresa dopo una prima frazione passata a tentare invano d’insidiare le sicurezze della squadra di Roselli, ben messa in campo e tremendamente cinica nello sfruttare la disattenzione del Lecce in occasione del gol di Pacilli. Il guizzo di Mancosu ha riequilibrato il match, ma ai salentini non è riuscito lo scatto finale per tentare la rimonta.
Gomis SV: Può fare poco o nulla sul gol di Gambino, non è chiamato a compiere interventi. Sicuro nel gioco con i piedi.
Vitofrancesco 6,5: Esce alla lunga in grande stile, percorrendo tutta la corsia destra riuscendo a mettere palloni interessanti dal fondo.
Cosenza 6: Dozzinale nello stile, traballa un po’ nei ribaltamenti offensivi diretti dal Cosenza sul finire del primo tempo. Nella ripresa si riscatta e fa buona guardia.
Giosa 6,5: A differenza del compagno, si distingue per una serie di anticipi puntualissimi che rompono le trame offensive dei calabresi. Preciso sulle palle alte, senza sbavature negli appoggi. Non disdegna neanche qualche proposizione offensiva per dare sicurezza ai compagni.
Ciancio 5,5: Si limita al compitino in fase difensiva facendosi saltare qualche volta di troppo. Poco presente in fase offensiva.
(9’st Contessa 6,5: Dà un altro volto alle manovre offensive dei suoi anche sulla fascia opposta, raddoppiando così la pericolosità del Lecce nel periodo di massima intensità. )
Lepore 6: Tanta volonta fin dal 1’ e voglia di scrollarsi di dosso il periodo fatto di saliscendi. L’attenzione della difesa cosentina lo costringe a tentare la sorte con le bordate da fuori, e la troppa smania di voler incidere lo porta ad un’ammonizione che, forse, lo frena un po’. Cala alla lunga ma è sempre pronto a servire la zampata giusta.
Fiordilino 5: Calato nel cuore del campo per agire da play, preferito ad Arrigoni, si scioglie alle prime palle perse e limita a fare, o a provare a realizzare, il minimo per non affondare. Mai un passaggio sopra le righe, mai un cambio di ritmo.
Mancosu 7: Se il Lecce ha evitato oggi lo scivolone interno parzialmente lo deve all’estro del suo vero leader del momento. Inizia in sordina, sbagliando qualche misura di passaggio e nascondendosi dietro la gabbia disegnata da Roselli, ma prende letteralmente per mano la squadra e corona la reazione, più rabbiosa che tecnica, del Lecce con un tiro fulminante che beffa Perina. Uomo-squadra.
Pacilli 5,5: Tra i più in forma ad inizio gara, si macchia del grave errore in occasione del gol del Cosenza. I dribbling secchi e le sgroppate solitarie collezionate prima e dopo questo patatrac non bastano a permettere il riscatto. Sostituito forse troppo anticipatamente.
(9’st Persano 5,5: Cerca di dare profondità alla squadra, sportellando con Tedeschi e Blondett, ma sfrutta male una buona occasione da gol.)
Torromino 5: I panni del vice-Caturano vestono troppo larghi all’ex Crotone. Tenta di metterla sulla velocità ma trova di fronte un muro di cinta, composto dalla tripla marcatura che il Cosenza gli riserva. S’indispone con l’arbitro quando simula in area e non riesce a confezionare occasioni da gol delle sue. Sul finire del match impatta male un pallone che avrebbe potuto portare due punti di platino.
Doumbia 5,5: Ha una buona chance per ritagliarsi spazio importante in campionato ma trotterella sull’out offensivo senza graffiare. Molle in due conclusioni addomesticate da Perina, non gli riesce il cambio di passo.
(31’st Vutov 6: Cerca di dare imprevedibilità all’attacco del Lecce, attirando a sé le attenzioni dei marcatori cosentini per poi aprire di conseguenza spazi importanti. La mission gli riesce, ma meriterebbe più minuti per esprimersi.)
All. Padalino 5,5: Checché si possa obiettare sulla scelta di tirare fuori dal campo Pacilli per fare posto a Persano, c’è da evidenziare che con il cambio di modulo è arrivato il cambio di rotta che ha schiacciato un po’ il Cosenza ed ha permesso l’1-1, arrivato sì da una gran giocata individuale di Mancosu. Sulla carta prepara bene la partita, con la velocità di Torromino messa al centro per sparigliare le carte alla coppia di corazzieri Blondett-Tedeschi. Il Lecce paga il gol preso alla prima occasione subita, gentilmente offerta da un’interpretazione non ottimale di un singolo, rete che, mista all’atteggiamento del Cosenza, ha un po’ irrigidito le gambe. Ha sì qualche piccola colpa, ma guai a nascondere altri problemi dietro alle sue scelte. C’è tempo per rimediare, ma con la Juve Stabia servirà la prova di forza contro una parigrado.
Gli avversari: Cosenza
Perina 7
Ranieri 6
Tedeschi 6,5
Blondett 6,5
Scalise 6
Mungo 6,5
(23’st Corsi 6)
Caccetta 6,5
Criaco 6
D’Anna 6
Statella 6
(37’st Cavallaro SV )
Gambino 6,5
(26’st Baclet 5,5)
All. Roselli 6